A Satkhira, distretto del Bangladesh, prosegue il lavoro della Samprity Aid Foundation. Grazie all’impegno dei volontari del Comitato di Amicizia Odv di Faenza, anche questo primo semestre la fondazione ha ricevuto dall’associazione di volontariato faentina il contributo per finanziare la scuola di sordomuti “Satkhira Deaf & Dump welfare school” gestita proprio dalla Samprity Aid Foundation.

Essere bambini, riuscire a crescere con una buona educazione scolastica, è già una sfida in un paese in cui la piaga della fame riduce ogni possibilità di formazione. Se poi si aggiunge la disabilità, allora l’emarginazione e l’esclusione dalla vita sociale e dall’istruzione sono immediate e difficili da combattere. Samprity Aid Foundation ha iniziato il suo viaggio umanitario nel 2020 con l’impegno di sostenere le comunità più vulnerabili e svantaggiate, per costruire una società inclusiva, libera da discriminazioni e ingiustizie. Samprity custodisce nel nome stesso il valore dell’impegno assunto dall’organizzazione. “Samriti” è una parola bengalese che significa “armonia”. L’organizzazione ha come obiettivo favorire lo sviluppo di una società inclusiva, tramite interventi di formazione, istruzione, salute e riabilitazione della disabilità, attraverso strutture per fornire acqua e servizi igienico-sanitari, compatibili con i cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale.

In questi anni la frequenza scolastica è cresciuta a oltre l’80%

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La Samprity Aid Foundation, grazie al costante contributo garantito dal Comitato di Amicizia, in questi ultimi anni, implementa il progetto scolastico per studenti sordomuti. Gli studenti provengono da 47 villaggi e non sempre hanno a disposizione un trasporto adeguato per raggiungere la scuola. I loro genitori sono molto poveri per provvedere ai costi di trasporto, quindi, la Samprity Aid Foundation organizza l’assistenza scolastica attraverso un pulmino che trasporta e protegge i bambini, poiché le bambine possono diventare vittime di abusi e sfruttamento quando si spostano da sole. Con questo servizio, il tasso di frequenza scolastica è arrivato, in media, a oltre l’80%.

Agli alunni più poveri, inoltre, la Samprity, riesce a fornire anche abiti, scarpe e materiale scolastico. In un ambiente familiare povero, di certo, una bambina con una disabilità, non viene aiutata e sostenuta nel suo percorso scolastico, diventa un peso e un cattivo investimento per le poche risorse a disposizione. Con la Samprity anche le bambine hanno la possibilità di avere le stesse opportunità di un alunno senza disabilità fisiche.

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Le autorità scolastiche, infine, sempre attraverso il sostegno della Samprity, assicurano un controllo medico regolare, forniscono medicine agli alunni malati e organizzano incontri periodici con i genitori. Durante questi incontri, gli insegnanti motivano i genitori e spiegano l’importanza della formazione scolastica. A seguito delle riunioni e delle consulenze, il tasso di frequenza scolastica è in costante aumento e i genitori sono più consapevoli dell’educazione dei loro figli con disabilità. Molteplici sono gli obiettivi raggiunti da questa piccola associazione del Bangladesh, e il Comitato di Amicizia crede nella buona riuscita di questo progetto e spera, con il contributo di tutti i sostenitori, di mantenere gli impegni presi con i bambini e le bambine di Satkhira.

Patrizia Pulcini