In una serata che ha visto un affascinante connubio tra il mondo della campagna e quello dell’industria, il gruppo “Amici del Cenacolo” di Cotignola ha conferito venerdì scorso il proprio Attestato di eccellenza a Roberto Bozzi, consigliere delegato della Vulcaflex e presidente di Confindustria Romagna. Tra le motivazioni dell’onorificenza, scrivono gli Amici del Cenacolo, Bozzi è stato «ritenuto meritevole per l’impegno costante, ricco di affermati risultati per lo sviluppo e la crescita dell’industria delle materie plastiche».

La green economy è uno dei punti chiave del programma di mandato di Bozzi, così come il raggiungimento della sufficienza idrica del territorio. Temi che ben si sono intrecciati con la serata proposta dal Cenacolo alla tenuta agricola di Claudio Tabanelli e che ha visto anche l’intervento di Giampiero Reggidori, componente del Cenacolo ed ex presidente del Crpv, il Centro di ricerche produzioni vegetali. Reggidori è stato inoltre responsabile dell’Ufficio produzioni agricole di Apoconerpo, una tra le maggiori organizzazioni di produttori ortofrutticoli a livello nazionale.

Giampiero Reggidori: “L’agricoltura lavora sulla sostenibilità da 40 anni, ma in un certo ambientalismo guarda ancora con diffidenza il nostro settore”

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Con Reggidori i partecipanti alla serata hanno camminato lungo i filari dei campi della tenuta agricola – un vero e proprio giardino agli occhi dei visitatori – approfondendo diversi temi: dalla sostenibilità agricola ai rapporti, non sempre facili, con l’Unione Europea fino alle ultime tecniche innovative per difendere i raccolti dai parassiti o per creare nuove specie di mele e nettarine. «Oggi si parla molto di sostenibilità – spiega Reggidori – e, nonostante un certo tipo di ambientalismo guardi al mondo agricolo con diffidenza, questo settore in realtà è stato tra i primi ad affrontare il tema con piena consapevolezza. Di agricoltura sostenibile se ne parla da quando ho iniziato la mia attività negli anni ’80 e i principi sono rimasti gli stessi. Per il mondo agricolo la sostenibilità si concretizza in tre principi: la sicurezza alimentare, il minor impatto ambientale possibile e la redditività adeguata per i produttori».

Innovazione: agrofarmaci meno impattanti e tecniche di confusione sessuale

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Tra i pregiudizi da vincere, c’è ancora quello sull’uso degli agrofarmaci – chiamati ancora impropriamente ‘pesticidi’ -, su cui si lavora da tanti anni per la loro razionalizzazione. «Basti pensare che 13 anni fa in Europa avevamo 1.084 sostanze attive come agrofarmaci – spiega -. Con i successivi regolamenti sono diventati 370 e in Italia se ne impiegano 170. E sono molto meno impattanti di quelli di vent’anni fa». Nel frattempo si sono trovate alternative per difendere i raccolti dagli insetti, come le tecniche di confusione sessuale. «Le ricerche sono partite quando si è scoperto che le femmine di lepidotteri (bruchi che mangiano le pesche, mele, ecc…) attirano i maschi attraverso un ferormone, che si è riusciti a riprodurre in laboratorio. Questo ferormone viene poi diffuso attraverso delle trappole utilizzate per catturare i maschi. Le ricerche non si sono poi fermate qui. Con studi successivi, si è deciso di distribuire il ferormone nell’ambiente, attraverso dei dispenser. Sentendo questi odori nell’aria, il maschio del lepidottero va in confusione, da qui il termine “confusione sessuale”, e non si accoppia». Positivo il riscontro finora, aggiunge Reggidori, delle tecniche utilizzate per fronteggiare la cimice asiatica, grazie ai “lanci” del suo insetto antagonista, la vespa samurai.

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Samuele Marchi