Uno scrigno prezioso, che ha bisogno di uno studio attento e meticoloso per essere pienamente valorizzato e tornare così a disposizione di tutta la comunità. Dal 2018, grazie ai fondi 8xmille della Cei, viene portato avanti un importante lavoro di catalogazione del grande patrimonio librario conservato all’interno della Biblioteca diocesana Gaetano Cicognani di Faenza. Grazie ai fondi per la cultura, circa 13mila euro ogni anno, questi volumi custoditi dalla Diocesi vengono messi in rete e a disposizione del pubblico. Antichi volumi di Patristica possono così essere trovati grazie a un semplice click sui motori di ricerca e poi consultati. Dai libri di Teologia fino alla Filosofia morale passando per i commenti ai grandi classici greco-latini: in tutto sono oltre 27mila i libri attualmente catalogati e presenti nel servizio online del Polo Bibliotecario di Romagna e San Marino. E c’è ancora tanto da fare: in tutto il patrimonio complessivo della biblioteca supera i 260mila titoli, a cui si aggiungono preziosi incunaboli e cinquecentine.

Ogni anno grazie ai fondi 8xmille viene portata avanti l’attività di catalogazione, in tutto sono 260mila i volumi conservati

biblio cicognani

A portare avanti ogni giorno questo lavoro attento e preciso è la bibliotecaria Agata Cacchio (nella foto), che nella biblioteca di viale Stradone 30, in Seminario, studia e analizza i vari libri conservati, spaziando dalle edizioni più antiche a quelle più moderne, soffermandosi sull’unicità di ogni copertina che passa sotto i suoi occhi. «Il lavoro che stiamo facendo sta dando i suoi frutti – racconta Agata – e il patrimonio della biblioteca sta iniziando a farsi conoscere, sia nel pubblico più specialista sia tra studenti e seminaristi». La Biblioteca Cicognani si caratterizza infatti per alcune edizioni uniche e per i volumi ecclesiastici che ne fanno un polo di grande valore per ricercatori e studiosi. «Su indicazione del direttore della Biblioteca, don Ugo Facchini – spiega Agata -, abbiamo preso come modello di catalogazione lo schema della Biblioteca Apostolica Vaticana». I libri sono catalogati dunque per argomento: “Sacra Scrittura”, “Liturgia”, “Teologi medievali”. Attualmente Agata sta portando a termine la catalogazione dei libri di Filosofia e Letteratura. «Prossimamente puntiamo a catalogare i volumi dedicati alla “ Storia della Chiesa” e quelli dedicati all’”Agiografia” – prosegue Agata – il lavoro da fare non manca. A supporto dell’attività della Biblioteca in questi anni abbiamo avuto anche diversi seminaristi e studenti del liceo Classico, che ci danno un prezioso aiuto nell’etichettatura dei volumi e nella loro collocazione a scaffale».

Una biblioteca specialistica che si apre sempre più all’esterno

Tra i tesori principali della Biblioteca, spiccano le 9mila edizioni antiche e quelli derivanti dal lascito donato dai cardinali Gaetano (a cui è intitolata la biblioteca) e Amleto Cicognani, spesso edizioni uniche in Italia. «Il fulcro centrale della biblioteca – spiega Agata – è rappresentato proprio dalla donazione dei due cardinali, con molti volumi in lingua spagnola e inglese, per via della loro intensa attività pastorale nel mondo». Molte sono poi le collaborazioni con il Museo Diocesano e il vice direttore Giovanni Gardini per la realizzazione di mostre ed esposizioni, portate avanti anche nel progetto Mab che mette in sinergia musei, archivi, biblioteche. «La cosa più gratificante di questo lavoro – conclude Agata – è quella di riuscire a mettere ordine a un patrimonio che altrimenti rischia di essere caotico e inaccessibile al pubblico».

Samuele Marchi