Ottima la riuscita dell‘Incontro sul Castagno del 28 maggio scorso, sia sul piano delle conoscenze che su quello organizzativo, e i ringraziamenti, a quanti hanno contribuito a questo importante appuntamento, sono doverosi. In primis va un plauso alla vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che nella sua interessante apertura ha sottolineato la collaborazione con il consigliere speciale per le Aree interne, Tommaso Triberti, e ha comunicato che sono state messe a punto due iniziative molto importanti: un bando regionale dedicato espressamente alla castanicoltura e un intervento presso la Comunità Europea per inserire nel prossimo Psr la castanicoltura come linea prioritaria. Tutto ciò, oltre a recepire con grande efficacia le richieste provenienti dal mondo castanicolo, riportano la Regione Toscana al ruolo di guida anche a livello.
Gli interventi del convegno
Ha iniziato la serie delle relazioni Giovanni Gamba (Disafa e Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte dell’Università di Torino), che ha riferito su “Come realizzare un moderno castagneto da frutto”, evidenziando in modo chiaro l’assoluta possibilità di realizzare moderni castagneti da frutto, applicando le conoscenze già in atto nella moderna frutticoltura industriale, con produzioni molto interessanti ed alquanto anticipate. Ha fatto seguito la presentazione di Johann Laimer dei vivai Kastanien Kösti di Postal (BZ) che ha attirato l’attenzione di tutti sull’importanza del vivaismo ed abbiamo potuto ammirare la tecnica vivaistica messa in pratica ed i risultati ottenuti in giovani impianti (realizzati da Laimer con varietà di marroni locali), che in tempi brevi hanno iniziato la fruttificazione.
Ha proseguito la serie degli interventi Diego Moffa (Azienda Agricola Maneggio “Casetta” di Marradi), che ha illustrato l’utilizzo del three climbing come tecnica per la potatura ed il recupero dei castagneti tradizionali: una presentazione è stata di grande interesse, anche per la complessità degli interventi mostrati, operati in piena sicurezza, che pongono in chiara evidenza l’assoluta necessità di contenere l’altezza delle piante dei vecchi castagneti tradizionali. È stata la volta poi di Michela Bellachioma, co-titolare della ditta Facma di Vitorchiano (VT), che ha riferito della possibilità di meccanizzare il castagneto quando scarseggia la manodopera, presentando un’ampia serie di macchine per la gestione dei castagneti, sia tradizionali che moderni, con particolare riguardo alla meccanizzazione per la raccolta e l’essiccazione dei frutti.
Ha concluso la serie delle relazioni Maria Marsiglia delle Industrie ALPA Calabria di Rogliano (CS) con una esposizione estremamente completa ed apprezzata per i tanti contenuti sulle diversificazioni dei trasformati e derivati dei frutti del castagno, durante la quale sono stati evidenziati i contenuti nutraceutici ed organolettici dei frutti freschi ed essiccati, senza trascurare l’impiego dei prodotti di scarto ad uso zootecnico. In seguito si è aperto un dibattito molto costruttivo ed ha concluso la mattinata il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, che ha espresso il suo pieno sostegno ai castanicoltori locali e regionali e al CSDC. Prossimo appuntamento, l’incontro che si terrà nell’autunno 2022, possibilmente in presenza.
Elvio Bellini