«L’Eucaristia è il sorgivo di ogni cammino sinodale. È nella liturgia eucaristica che il cammino sinodale riconosce la sua sorgente sacramentale più profonda. Il cammino sinodale è originato, plasmato e alimentato dall’Eucaristia. Grazie all’Eucaristia, celebrata e partecipata, diventiamo comunione con Cristo e tra di noi. Diventiamo popolo che cammina nel mondo come comunità unita, compatta, protesa nell’annuncio di Cristo, affinché Egli sia tutto in tutti». Con queste parole il vescovo Mario Toso ha aperto la sua omelia in Seminario in occasione della solennità del Corpus Domini cittadino. E i tanti fedeli che hanno partecipato si sono dimostrati un popolo unito e in cammino, come ha sottolineato monsignor Toso. «Facendo comunione con Cristo, che nell’Eucaristia si incarna, muore e risorge, diventiamo una comunione di persone che, dotate della sua capacità di amare, si immergono nel mondo e lo trasfigurano vivendo lo stesso Spirito di Cristo, Spirito d’amore e di verità. Così, assumiamo le molteplici attività umane e le facciamo partecipi di quel dinamismo redentore e divinizzatore che si realizza nell’opera di ricapitolazione di Cristo. In questa maniera, la comunità dei redenti è chiamata a diventare un fiume che inonda di vita nuova il territorio in cui vive. Come acqua viva irriga la terra arida e le consente di portare frutti per tutti».

seminario

E questo fiume di persone ha irrigato i tanti luoghi che sono stati tappa della processione. Dopo aver toccato alcuni dei luoghi significativi della parrocchia della Beata Vergine delle Grazie, questa si è conclusa alla Residenza per anziani Il Fontantone, uno dei luoghi più rappresentativi della sofferenza (in questi ultimi anni caratterizzati dalla pandemia), ma anche della vicinanza del Signore che non abbandona nessuno. Dobbiamo «percorre la stessa via di Cristo – invita il vescovo – che si è incarnato nella storia dell’umanità, per assumerla, per dotarla della sua stessa capacità di amare, di opporsi al male, all’ingiustizia, alle guerre. In sostanza, per farla fiorire nel bene, nella pace, nella speranza».

«Gesù sarà stato contento…»

corpus domini fontanone

Che bel gioco di squadra per la celebrazione del Corpus Domini. Le rondini hanno fatto la loro parte e hanno allietato anche loro la celebrazione in Seminario presieduta dal vescovo; le suore dell’Ara Crucis ci hanno donato la loro presenza nel 65° anniversario dell’inizio dell’adorazione eucaristica in monastero; i bambini hanno gettato petali di rose per 1 km e mezzo; tanti hanno pregato e si sono dati da fare per addobbare e illuminare balconi, mentre altri hanno curato l’audio, hanno trasportato sedie, hanno allestito il necessario per la celebrazione, hanno cantato, hanno suonato le campane, sono stati presenti al momento del passaggio della processione, hanno curato la sicurezza del percorso. Alla fine ci siamo trovati tutti nel parco della Residenza Il Fontanone vicino a un luogo importante per Faenza, vicino agli anziani che già in mattinata avevano pregato davanti al Santissimo.
Credo che Gesù sia stato contento… A Lui piace passare per le strade. E piace vedere il coinvolgimento delle persone, come nella moltiplicazione dei pani dove il pane si moltiplica nella condivisione passando da una mano all’altra.
Ora portiamo via i pezzi avanzati: non saranno dodici ceste di pane, magari ci sarà qualche scatola di lumini da raccogliere, qualche foto da condividere, sicuramente dei frutti di grazia di cui godere.
Grazie a tutti.

don Luca Ravaglia