Protocollo firmato, ora si scaldano i motori per sfrecciare verso settembre 2023, quando è prevista l’apertura di un nuovo grande polo dei motori a Faenza. Ce n’è per tutti i gusti: ospiterà esposizioni di moto di ogni epoca, eventi ed esibizioni, simulazioni di un Gran premio. Il progetto Motor Arena, di 2mila metri quadri, vedrà al suo interno anche un centro culturale per raccontare la storia del motorsport made in Faenza. Prenderà vita nell’area a ridosso del casello autostradale in spazi messi a disposizione da Faenza Erre nell’area del Faenza Shopping Park. Il progetto, esalterà la Motor Valley in tutte le sue sfaccettature. L’idea nasce grazie all’impegno del Comune e di If tourism company. Queste due realtà si sono unite ai principali protagonisti del territorio: Scuderia Alpha Tauri, Gresini Racing, Autodromo di Imola, Gian Carlo Minardi. L’obiettivo condiviso da tutti i partner è quello di valorizzare il saper fare di questa zona d’Italia nel mondo dei motori. Partner dell’iniziativa anche la Regione e il Consorzio Con.Ami che sosterranno l’investimento, e il Comune di Imola. Promotore principale del progetto è il vicesindaco e assessore allo Sviluppo economico Andrea Fabbri.

Intervista al vice sindaco Andrea Fabbri

Fabbri, da tempo si cercava una modalità per valorizzare la grande storia del motorsport faentino.

Il protocollo firmato il 4 maggio scorso è un passo fondamentale e non scontato, perché per la prima volta le grandi aziende del motorsport hanno deciso di sedersi assieme attorno allo stesso tavolo in un progetto comune. Pur essendo brand internazionali, con storie anche molto diverse tra loro, hanno deciso di scommettere con noi nella Motor Arena e nel territorio faentino, mettendo a sistema un patrimonio che finora non era stato sufficientemente valorizzato.

Cosa ha reso finalmente possibile tutto questo?

Da un lato il fatto che il settore pubblico, nello specifico Regione e Comune, abbia deciso di svolgere un ruolo di regia e garanzia per la realizzazione della Motor Arena. A livello esecutivo è stata poi coinvolta If, che operando sui territori di Imola e Faenza è l’ente più adatto per lo sviluppo del progetto.

L’altro aspetto?

Si raccolgono i frutti di un cammino che unisce realtà diverse, ma interconnesse. È un progetto non solo turistico, ma che coinvolge, per esempio, anche la filiera dei materiali compositi e le aziende faentine che operano in questo ambito. Gli importanti brand del motorsport hanno capito che essere su questo territorio è un valore aggiunto e irrinunciabile per la sua capacità di fornire risorse umane, know-how, innovazione. Hanno legato qua, in Emilia-Romagna, il loro business. Per loro la Motor Arena rappresenta poi l’occasione per avere spazi dedicati al motorsport che si possono adattare a iniziative molto diverse tra loro e portare nuovi sviluppi e investimenti per altri loro settori di business.

Dopo la firma, quali sono i prossimi step del progetto?

Tramite If siamo in una fase preliminare di verifica degli allestimenti. Stiamo ricercando le parti hardware e software più adatte, visto che si tratterà di un polo ad alto tasso tecnologico. A partire da queste analisi avremo cifre più dettagliate e un business plan da presentare. Come ente pubblico abbiamo un ruolo di regia e di ricerca di investimenti diretti o tramite bandi. L’obiettivo è che questo progetto che non solo si autosostenga, ma che porti ulteriori risorse a beneficio di tutti.

Parliamo proprio di questo. Per la città di Faenza cosa rappresenta questo progetto?

Una novità innanzitutto. Un progetto di questo tipo non esisteva a Faenza. Si è parlato molto in questi anni della Motor valley emiliano-romagnola, ma ci mancava uno spazio concreto che ci facesse entrare in maniera chiara in questo distretto e ci facesse conoscere al grande pubblico. Oltretutto si tratta di uno spazio innovativo e strategico. Innovativo perché non esistono altri luoghi di questo tipo all’interno della Motor valley e si presterà a coinvolgere pubblici anche molto diversi, da quelli di nicchia ai più generalisti. Strategico perché la sua ubicazione sulla A14 lo rende un luogo di per sé attrattivo e ben riconoscibile per tutti coloro che viaggiano lungo l’asse della via Emilia.

Siamo ancora in una fase preliminare, ma come ci possiamo immaginare questa Motor Arena?

I 2mila metri quadri messi a disposizione da Faenza Erre avranno parti sia espositive, che racconteranno il passato e il presente del nostro motorsport, sia interattive, con giochi e simulatori. Sarà possibile vivere l’esperienza di un cambio gomme e scoprire i segreti della vita dei box, oppure grazie ai simulatori si potrà provare l’emozione di una gara. Ci saranno, come dicevo, anche spazi più legati alla ricerca e ai materiali compositi che coinvolgeranno aziende e scuole. Gli studenti potranno capire come si costruisce il telaio di un’auto di F1. La parte esterna potrà essere più rivolta ai bambini o a eventi spot. Si tratta di un progetto nuovo, ma per avere punti di riferimenti potremmo prendere il motorshow di Bologna ed è a partire da quell’esperienza che stiamo ragionando con i progettisti.

Ci saranno gare e competizioni?

Veri e propri circuiti non ci saranno, ma come per il motorshow potranno essere allestite occasionalmente nel piazzale delle aree di corsa.

Motor Arena e Shopping park come dialogheranno?

Premesso che lo Shopping park fa la sua strada in autonomia, l’aver concesso questi 2mila metri quadri sui 20mila complessivi è per loro una chiara scelta strategica. La proprietà ha tutto l’interesse a caratterizzarsi rispetto a un generico outlet. La nostra speranza è che, anche su influsso della Motor Arena, gli spazi ancora a disposizione all’interno dello Shopping park attirino marchi che non siano il solito retail, ma realtà più specializzate sul tema del motorsport e che quindi generino un’offerta diversa rispetto agli altri negozi già presenti sul territorio.

Nel progetto non è stato finora citato il circuito Monte Coralli.

Stiamo ragionando a coinvolgimenti, è chiaro che è un’altra realtà di valore che potrà beneficiare del progetto.

Alcuni avrebbero preferito che un progetto di questo tipo sorgesse in centro storico.

Trovare nel centro storico un luogo fisico capace di rispondere alle caratteristiche del progetto non era facile. Forse è anche per questo che per 30 anni non si è riusciti a trovare nulla di adatto a valorizzare il motorsport faentino. Di riflesso, però, vogliamo che la Motor Arena porti benefici anche al centro, promuovendo eventi e iniziative che arrivino nelle piazze e nei corsi.

a cura di Samuele Marchi

Faenza Shopping park, il punto

Si punta ad aprire i battenti tra un anno e al momento circa la metà dell’area commerciale del nuovo Faenza Shopping Park ha già un accordo di commercializzazione con nuovi punti vendita o diverse tipologie di esercizi commerciali. L’annuncio è stato dato da Juan Pablo Marino, amministratore delegato di Faenza Erre, proprietaria del nuovo centro commerciale, società controllata da uno dei più importanti fondi di investimento immobiliare europei, York Capital Management Europe. L’area commerciale retail, di circa 20mila metri quadri (di cui due andranno alla Motor Arena, ndr) ospiterà 40 unità commerciali oltre a una decina tra bar e ristoranti.