Sabato 2 aprile il Mu.Ve. ha chiamato a raccolta amici e collaboratori per dare il via ufficiale alla programmazione del 2022. Come da tradizione è stato presentato il tema che farà da filo conduttore a tutte le iniziative del museo, dalle mostre temporanee agli incontri culturali.

 Quest’anno è stata scelta “La Strada”. Strada come percorso fisico che unisce e trasporta idee, mezzi, persone. Strada come metafora delle infinite scelte, dilemma antico e simbolico, cardine iconografico nell’arte di tutti i tempi, protagonista della letteratura e della musica. Strada come cammino umano e personale, luogo degli incontri e dei ricordi più potenti, dove i viandanti si fanno luce l’uno con l’altro.

A tal proposito don Marco Corradini, parroco di Modigliana ha dichiarato: “«La strada è un cantiere, un progetto che metti da parte. Papa Francesco ha indetto il Cammino Sinodale, si può interpretare come una sorta di cantiere nel quale vedere la chiave di lettura per questo tempo…la strada o il cammino aprono dei mondi…

Rifacendomi alla Sacra Scrittura, alla Bibbia che è una grande fonte, in primis per l’esperienza umana, vi è narrato il cammino insieme percorso dal popolo di Israele con l’autore principale del testo che è Dio.

Nel sentirsi in cammino vengono spontanee due domande: Da dove vengo? Dove vado? Con chi mi trovo a camminare? Nel cammino, vi sono presenze che posso scegliere, altre che non posso scegliere. Ma l’uomo è nato per essere in relazione, è un essere sociale. Parliamo di camminare insieme, è un cammino comune. Alla fine, ogni uomo è alla ricerca di stare bene con gli altri, di felicità.

Nel cammino è importante con chi cammini, la relazione con chi cammini è importante. Il cammino del popolo d’Israele nel deserto ha permesso al popolo di passare dalla schiavitù alla libertà. Prima il popolo era composto da un’accozzaglia di tribù, dopo il cammino è diventato un popolo. Senza la Legge, una regola, non c’è convivenza possibile. Israele fa l’esperienza di non essere lasciato solo nel cammino.

Per quanto riguarda la comunità, nel percorso è fondamentale l’incontro con Gesù, nel senso del Sinodo, bisogna recuperare l’incontro con Gesù, da sempre proclamato come «Risorto», immutabile, per trovare un altro modo di camminare insieme con la Chiesa.”

È già in costruzione la mostra principale dell’estate, che si inaugurerà nel mese di luglio: una personale dell’artista Neopop Filippo Bruno, in arte Willow, che in questi mesi ha lavorato e sta lavorando alla creazione di un percorso dedicato in esclusiva al Mu.Ve. in cui proporrà le sue visioni e le sue riflessioni sulla Strada. Presenti alcune delle realtà artistiche modiglianesi, dall’Associazione Ics Fectori Art, partner del Mu.Ve. fin dagli esordi, ai giovani librai indipendenti di Bauci, artisti del fumetto e della serigrafia, al mondo associazionistico che custodisce e promuove le tradizioni locali: ancora una volta il Museo spalanca le braccia e cerca di tessere una rete di scambio e di dialogo che porterà diverse proposte nell’arco dei mesi estivi, presentazioni di libri e conferenze.

 Attualmente il Mu.Ve. segue e partecipa alle iniziative collaterali legate alla mostra “Maddalena – Il Mistero e l’Immagine” aperta dal 27 marzo al 10 luglio ai Musei San Domenico di Forlì. Venerdì 20 maggio nella suggestiva cornice dell’Oratorio del Cristo Morto, Susana Alves, storica dell’arte e collaboratrice del Mu.Ve., terrà una conferenza dal titolo “Maddalena: una storia in immagini”. Il museo, inoltre, partecipa alla mostra virtuale sulla Maddalena, promossa e organizzata da AMEI (Associazione Musei Ecclestiastici Italiani), proprio con il quattrocentesco Compianto sul Cristo Morto.

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Inoltre, a proposito del “camminare insieme”, la presentazione nella sala Santo Stefano nella canonica del Duomo, sabato 2 aprile, agli amici e collaboratori del Mu.Ve,  è proseguita con l’illustrazione di uno dei Cammini dell’Emilia Romagna, la Viae Misericordiaeitinerario promosso dalla Diocesi di Faenza in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia come occasione per scoprire una terra di antica fede.

245 km / 225 km di cammini in Emilia-Romagna: dall’Abbazia di Pomposa (riviera Adriatica) all’Eremo di Gamogna (alto Appennino tosco-romagnolo). Due tappe riguardano Modigliana: Modigliana – Gamogna e Modigliana – Montepaolo.

Quest’anno per l’evento Monasteri Aperti, in collaborazione con Cammini dell’Emilia Romagna, che si terrà il 8 e 9 ottobre 2022, sono previste visite guidate gratuite al Compianto nella Cripta del Gesù Morto, al Mu.Ve, Appartamento storico dei Vescovi, santuario Madonna del Cantone, chiesa di Santa Maria Maddalena.

Silvia Samori e Roberta Tomba