Domenica 1 maggio a Santa Maria dell’Angelo alle 19, preghiera per le vocazioni presieduta dal vicario generale don Michele Morandi. In occasione della 59esima Giornata di Preghiera per le Vocazioni e all’interno della Novena per la Madonna delle Grazie (patrona della Diocesi), si rinnova il momento di preghiera per il dono di nuove vocazioni di speciale consacrazione per accompagnare diversi giovani della nostra Diocesi che nel 2022 affronteranno una nuova tappa del loro cammino vocazionale! Per info: Don Mattia (3282481149).

Il messaggio di don Mattia Gallegati, incaricato alla Pastorale Vocazionale

Circa due anni fa ero al telefono con un amico e a un certo punto quasi in coro dicemmo: «ma chi se lo aspettava?!». E poi lui aggiunse: «questa è una cosa che finirà nei libri di storia». Non è difficile capire a quale periodo risalga questo dialogo: eravamo da poco entrati nel lockdown, era il marzo del 2020, ed eravamo storditi da quella situazione mai vissuta prima, chiusi in casa non sapendo cosa sarebbe accaduto. Quello shock iniziale è diventato, ahimè, quasi normale e di fatto stiamo convivendo con una pandemia. Da un po’ di tempo stiamo facendo i conti con un altro trauma: una guerra a pochi chilometri da casa che tocca il nostro paese da vicino. E, di nuovo, sono saltati fuori i libri di storia. Se due anni fa pensavamo che saremmo entrati nelle cronache di questo secolo, oggi afferriamo i manuali di storia dai ripiani delle nostre librerie per cercare di comprendere l’origine di tutto ciò, da dove venga questo conflitto.

In un modo traumatico, che avremmo tutti evitato, ci stiamo risvegliando e accorgendo che siamo nella storia: nella storia di un pianeta, di un continente, di un paese. Forse ce lo eravamo dimenticati, ci sentivamo un po’ in una bolla in cui nulla di eclatante poteva accadere perché il futuro era tutto sommato prevedibile e l’imprevisto era solo un fastidioso fuori programma. In fondo eravamo come su un treno che procede spedito senza guardare troppo fuori dal finestrino. Insomma, abbiamo riscoperto la storia, cioè di esserci dentro. Alla luce di tutto ciò, trovo particolarmente azzeccato il tema che ci consegna nel 2022 la Chiesa italiana in occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni: Fare la storia.

Mi piace questo titolo perché attraverso tragedie che avremmo volentieri evitato, possiamo però ritrovare una consapevolezza importante: possiamo fare la storia. Qualcuno potrebbe protestare affermando che in realtà ci ritroviamo dentro a cose più grandi di noi che ci fanno sentire piccoli come formiche. Siamo piccoli, è vero, ma il nostro Dio è amico di ciò che è piccolo. Tutto è nato da un sì di una donna in una città quasi sconosciuta. E poi continua con incontri personali lungo un mare che non è neanche un vero mare, tanto sono ridotte le sue dimensioni. Volti sconosciuti sono stati osservati profondamente da Gesù e interpellati. Tante esistenze apparentemente insignificanti si sono lasciate coinvolgere dal Vangelo e hanno traghettato fino ad oggi un annuncio che cambia la vita.

Siamo tornati nella storia in modo sconvolgente ma non possiamo rimanere tramortiti. Cogliamo la sfida del momento ritrovando la convinzione che ognuno di noi fa storia con la sua maniera di stare al mondo e le sue scelte. I nostri piccoli e grandi sì al Signore e alla Chiesa non lasciano il mondo come era prima: fanno la storia perché cambiano la vita di chi li dice, toccano le esistenze di chi ci è accanto e trasformano il mondo. Sì, la storia è tornata, facciamola noi insieme a Dio.

don Mattia Gallegati
Incaricato di pastorale vocazionale della diocesi di Faenza-Modigliana