Caro direttore,
dal momento che i nostri amministratori dichiarano con insistenza di essere impegnati a rivitalizzare il centro storico di Faenza, io vorrei far loro notare alcuni inconvenienti che si verificano lungo i nostri corsi principali e che rendono poco piacevole, e quasi impossibile, il passeggio dei pedoni


Un cittadino che voglia guardare le vetrine e fare qualche spesa si trova a dover affrontare una specie di percorso a ostacoli. Infatti, nei giorni feriali, i quattro corsi principali, o zone limitrofe, sono in balìa di furgoncini, furgoni e camion impegnati nelle consegne a domicilio delle merci più svariate. I frettolosi autisti, per accelerare i tempi, parcheggiano dove e come capita, lasciando quasi sempre i motori accesi, nonostante la zona a traffico limitato, e chi se ne importa se i livelli delle polveri sottili sono sempre alle stelle. Questo non favorisce gli affari dei negozianti che, invece, si sforzano di rendere sempre più attraenti le loro vetrine. In città meglio organizzate della nostra i veicoli commerciali possono accedere ai centri storici solo entro le 9.30 e, dopo questo orario, possono consegnare le merci solo con carrelli a mano. Forse si potrebbe fare così anche da noi. Un altro problema che i pedoni affrontano durante la loro passeggiata è lo sfrecciare di veloci monopattini, quasi sempre guidati da adulti (non prendiamocela sempre con i ragazzi!) che sono convinti di essere molto ecologisti, ma che in realtà sono molto pericolosi per i bambini e gli anziani traballanti, me compresa, quando vengono sfiorati da tali imprevisti veicoli.

A rendere ancora meno piacevoli le passeggiate in centro sono poi i comportamenti dei fumatori che, prima di entrare in negozi o bar, spengono le sigarette e buttano i mozziconi a terra, incuranti dei divieti regionali che lo proibiscono. Del resto la Polizia locale, che potrebbe fare multe, non vede mai niente. L’ultimo malinconico spettacolo che si presenta agli occhi dei pedoni è la miriade di “pisciatine” di cane, lasciati sgambare proprio in centro. Ma i cani, si sa, sono cani, mentre i padroni… È evidente, quindi, che l’accessibilità e l’accoglienza del nostro centro storico dipendano molto da noi e dalla volontà di cambiare in meglio i comportamenti individuali. Se lo faremo, contribuiremo alla necessaria riconversione ecologica del nostro modello di sviluppo.

Marcella – Faenza