Anche la scuola di Marradi con un gesto spontaneo di solidarietà, partito dai ragazzi, ha espresso la sua partecipazione al dramma che sta vivendo l’Ucraina. E così gli alunni hanno raccolto tanti soldini rinunciando: chi a un pacchetto di figurine, chi a una pizza, o ancora a un gelato… e allora al gesto così significativo si sono aggiunti gli insegnanti; sono stati raccolti 632 euro, poi consegnati alla locale Misericordia che già ha individuato nell’acquisto di medicinali l’utilizzo della cifra.

Per i nostri bambini e ragazzi, come per molti, la vita in questi anni non è stata facile e già ha riversato nel loro cammino il suo contributo di difficoltà e ansie. Tutti noi sentiamo ancora sulla pelle la terribile esperienza del Covid, prima il lockdown, poi il rientro a scuola con milioni di regole e divieti da rispettare, dove anche un abbraccio è diventato utopia. Nel 2022, al ritorno dalle vacanze di Natale, i nostri ragazzi si sono scontrati con i problemi della “fabbrica dei marroni”, come diciamo noi a Marradi, hanno percepito l’ansia di genitori, nonni, zii, amici e conoscenti che vivevano il dramma della perdita del lavoro. La scuola ha espresso la propria partecipazione con i lavori dei bambini (cartelloni, filastrocche, riflessioni) che hanno così compreso il dramma che stava vivendo la loro comunità.

E ora… la guerra, la peggiore esperienza che l’uomo possa vivere: incomprensibile per gli adulti figuriamoci per i bambini. Qualche anno fa alcune teorie psicologiche sostenevano che i bambini devono rimanere il più possibile all’oscuro da brutte notizie e dai drammi che colpiscono il mondo, tanto che veniva consigliato che se in famiglia moriva il nonno bisognava dire che era partito per un lungo viaggio. Ora invece, giustamente, si sostiene che seppure nella tutela e nella mediazione, i bambini già a sette, otto anni sono in grado di comprendere gli aspetti anche più controversi che la realtà riserva. Poi sono i ragazzi stessi che chiedono spiegazioni alla scuola, desiderano conoscere e comunicare opinioni, non senza esternare le loro paure.

Proprio con questa apertura tutti insieme abbiamo partecipato il 2 marzo alla fiaccolata per la pace per le vie del paese e insieme alle tante lucine i ragazzi hanno espresso la loro voglia di fraternità, di pace, con i loro disegni multicolori e con le loro bandiere gialle azzurre, in un abbraccio simbolico verso l’Ucraina. E ora questo nuovo gesto, è la famosa goccia che contribuisce a costruire l’immensità dell’oceano, ma capace di esprimere con forza il desiderio di un mondo migliore dove ogni bambino possa “perdere” il suo sguardo limpido osservando un cielo illuminato da stelle e non da bombe e missili.

Gli insegnanti della scuola di Marradi