Le nuove lavorazioni delle castagne devono partire a inizio marzo 2022. Al momento Italcanditi, l’azienda di Bergamo che nel 2020 ha acquisito l’Ortofrutticola del Muglello di Marradi, non propone altre soluzioni. Sono queste le parole che è possibile leggere nel testo inviato da Italcanditi: “Come più volte ricordato nella scorse settimane sia al tavolo di crisi aperto presso la Regione Toscana sia negli incontri più ristretti con le organizzazioni sindacali la produzione di marron glacé nello stabilimento di Marradi non è più industrialmente ed economicamente sostenibile in ragione tra l’altro del marcato incremento dei costi sottesi alla produzione dei marron glacé in scatola, avente come destinatario ultimo la grande distribuzione. Ad ogni modo, anche alla luce delle giuste sollecitazioni delle istituzioni, del territorio e delle organizzazioni sindacali, Italcanditi si è fatta promotrice, insieme al Gruppo De Feo, primario operatore nel settore delle castagne, partner storico di Italcanditi nonché precedente proprietario di Ortofrutticola del Mugello, di un piano industriale che consentirà di mantenere operativo lo stabilimento, di preservare i livelli occupazionali e di valorizzare il territorio anche in prospettiva futura”.

Per Italcanditi non c’è sostenibilità industriale per i marron glacé a Marradi

“Il piano industriale per lo stabilimento di Marradi, già presentato da Italcanditi e dal Gruppo De Feo ai tavoli sopra indicati – prosegue la lettera – prevede oltre 1 milione di investimenti che permetteranno di lavorare, in uno stabilimento ammodernato e dotato anche di nuove linee produttive, tre diverse tipologie di prodotto, di mantenere ed incrementare i livelli produttivi, passando dalle attuali 270 tonnellate/anno di marroni lavorati, di cui già oggi soltanto una minima parte (pari a meno del 3 %) viene da Marradi, mentre la maggior parte del prodotto arriva da Italia ed estero) a oltre 500 tonnellate/anno. Quindi, appunto, l’ultimatum a rimarcare che come con estrema chiarezza e trasparenza Italcanditi e il Gruppo De Feo nelle interlocuzioni sinora occorse con le istituzioni e le parti sociali hanno ribadito per poter garantire che il progetto abbia luogo, e quindi il mantenimento dei medesimi livelli occupazionali delle lavoratrici stagionali e di approvvigionamento di marroni di Marradi, le lavorazioni dovranno partire entro l’inizio del mese di marzo 2022”.