“Se pensavano di fare una speculazione finanziaria si sbagliano: la fabbrica dei marroni non si delocalizza”. Sono le parole del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha partecipato domenica 9 gennaio al consiglio comunale di Marradi organizzato al presidio delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello. Nemmeno la neve ha fermato le attività del tendone coperto che ha visto il confronto, compatto, tra tutte le istituzioni per difendere la fabbrica dei marroni. E dopo giorni di silenzio, c’è un primo segnale a parte della proprietà Italcanditi, che il 26 dicembre scorso aveva annunciato la chiusura dello stabilimento di Sant’Adriano che dà lavoro a oltre 80 lavoratrici e lavoratori. Come annunciato dal presidente Giani e dal sindaco Triberti, giovedì 13 gennaio si riunirà il tavolo regionale di crisi a cui parteciperà la proprietà. Sarà il primo step di quella che, aveva annunciato il primo cittadino “sarà una battaglia lunga”. 

Eugenio Giani: “Con o senza Italcanditi, la fabbrica dei marroni rimane a Marradi”

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Il consiglio comunale è stato aperto dal sindaco Triberti ringraziando tutti coloro che si stanno impegnando in questa battaglia, e ha poi lasciato la parola al presidente della Regione. “Il tavolo che abbiamo voluto aprire giovedì sarà quello in cui diremo alla proprietà che non possiamo accettare questa decisione – ha detto Giani -. Se il loro obiettivo era dare vita a una speculazione finanziaria o a eliminare un concorrente di mercato, si sbagliano. In questo caso, noi difenderemo lo stabilimento e andremo avanti con altri imprenditori. Con o senza Italcanditi, qui rimane la fabbrica dei marroni. Ci aspettiamo delle risposte da parte loro, ma il fatto che abbiano voluto partecipare al tavolo di crisi è positivo”. 

Giani ha poi sottolineato nel consiglio comunale l’importanza e il valore dei prodotti Igp, come lo è il marron buono di Marradi. “L’ultima volta che ero venuto qui ho visitato il museo dei marroni – ha commentato Giani – e mi aveva profondamente colpito per come testimoniava un’identità e una storia che va oltre i secoli. Ci sono 16 Igp nel nostro territorio che rappresentano qualcosa di unico e che va difeso”

Il 2022 di Marradi si è aperto con “La vicenda più drammatica che la nostra comunità potesse vivere” ha detto l’assessore Viola Ciaranfi “dove siamo minacciati da un fondo di investimenti senza identità e senza storia”. La consigliera Ridolfi ha poi sottolineato l’importanza di “cercare possibili investitori che da fuori che credano nel valore del territorio”. “La ricerca del profitto non deve andare contro la tutela dei lavoratori” ha detto il consigliere Frassineti.

“Vogliamo vedere questa azienda andare avanti per tutto il nostro territorio – è intervenuta in consiglio una dipendente dell’Ortofrutticola -. Siamo stati presi alla sprovvista da questa delocalizzazione, perché questa azienda è in attivo, ma continuiamo a lottare tutte unite”.

Hanno preso la parola anche i sindacati “Difendiamo un’eccellenza dell’agroalimentare italiano, che detiene il 50% del mercato europeo del marron glacé. Il presidio è testimonianza che ci sono norme inadeguate a tutela di lavoratrici e lavoratori, per questo è doveroso portare avanti una riforma delle norme che regolamentano la libertà d’impresa”.

Il presidio continua: “Restiamo uniti”

Un presidio che non è solo protesta, ma è soprattutto voglia di lottare assieme e fare comunità. Al tendone si sono svolti in questi giorni eventi e iniziative, spettacoli e momenti di festa. Dalla banda di Popolano alla proiezione con il regista Stefano Mordini fino alla visita dell’attrice Gaia Nanni, nemmeno il freddo e la neve riescono a scalfire la voglia di lottare. Un presidio che unisce diverse generazioni. Oltre alle dipendenti storiche, al loro fianco c’è Maida che lavora all’Ortofrutticola da quattro anni, da quando si è diplomata alle superiori nel 2017. “Anche sotto la neve siamo sempre qui: questa tenda è diventata la nostra casa – racconta -. Nonostante il momento difficile, siamo tutti uniti e con noi c’è anche tutta la comunità”.

Italcanditi e Investindustrial: chi è la proprietà?

Italcanditi di Pedrengo, specializzata nella produzione di semilavorati per l’industria alimentare, è l’azienda proprietaria di Ortofrutticola del Mugello. Nata nel 1963 da Angelo Goffi, ha alle spalle una solida crescita data dalle scelte lungimiranti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo. Già nel 2016 la famiglia Goffi si era mossa per trovare una società interessata alle sue quote, trovandola solo all’inizio del 2019 con l’entrata di Investindustrial, a cui ha ceduto il 70% del capitale.

Investindustrial è un fondo di investimenti “private equity”: per private equity si intende il coinvolgimento di un investitore in un progetto imprenditoriale non ancora quotato in borsa, non solo con il proprio capitale, ma anche nelle scelte strategiche della società acquisita o partecipata.

Il suo fondatore è Andrea Bonomi, classe 1965.