In Italia ci sono 31 dialetti vivi e vegeti ai quali si agganciano le variabili territoriali che fanno sì che una lingua a radice regionalista diventi territoriale. Il nostro romagnolo scoppia di salute e oggi più che mai è sempre al centro dell’attenzione. Forse qualcuno comincia a rendersi conto conto del valore che ha una lingua.

Le iniziative si moltiplicano e pure le pubblicazioni, si cerca di prolungare e soprattutto catalogare questo nostro patrimonio lessicale. Il dialetto è quella cassapanca col corredo della nonna che quando vai ad aprire, ti incanta con la bellezza e tiri fuori un pezzo alla volta, e scopri la storia attraverso un tessuto di lino, un ricamo speciale.

Il nostro dialetto è la nostra fotografia di gruppo. Nei paesi di confine, decentrati come il nostro, Modigliana e nelle periferie, il dialetto resiste di più perché ci sono meno scambi e contaminazioni coi paesi limitrofi. Ho notato ultimamente una cosa molto simpatica, ci sono dei giovani che non lo parlano ma lo capiscono e in certi contesti utilizzano qualche parola dialettale italianizzandola.

Ho sentito l’altro giorno una ragazza che parla e scrive in perfetto italiano, dire, sono caduta e mi sono sgrappolata un ginocchio. Sgraplé il risultato di una caduta che ha creato notevole escoriazione. E bello che questi neologismi nascano così come fiori di campo, che si senta il bisogno di inserirli per colorare qualche frase. Così pure ho sentito un giovane al bar che diceva “ a i’ò dbù ed sgagola”. Questa parola sgagola, ossia tutto d’un fiato dà veramente l’idea di qualcosa che va giù velocissimo, irrefrenabile in gola. Assolutamente intraducibile. Quale parola italiana può avere lo stesso effetto?

Abbiamo dato il nostro umile contributo, come Modigliana, alla Giornata Nazionale dei dialetti e delle lingue locali organizzata da UNIPLI Uonione Pro Loco Italiane il giorno 17.1.2022. La Pro Loco di Modigliana da un po’ di tempo ha raccolto questi messaggi che sono nell’aria di valorizzare la lingua locale e sta mettendo in campo varie iniziative fra cui l’adesione a questo progetto nazionale al quale hanno collaborato alcuni degli animatori di Punto Amico.

Abbiamo costruito un programmino assemblando qualche zirudela di Pierluigi Staffa recitate dal fratello Enzo, una favola di una volta in dialetto raccontata da Oriele Castelli e vari modi di parlare e parole intraducibili di Alberta Tedioli più una filastrocca sulle parole inglesi che entrano un po’ troppo numerose nel nostro italiano.

L’introduzione e i saluti sono stati fatti dal presidente della Pro Loco Modigliana, Roberto Amaretti. Così abbiamo lasciato la nostra testimonianza.

Il video girato si trova su Facebook pagina I care Modigliana e sul canale YouTube Parrocchia Modigliana.

Alberta Tedioli/Roberta Tomba