“In questo momento stiamo vivendo quello che è il vero significato del Natale: il rivolgerci a un Dio che non ci abbandona mai, nemmeno nei momenti di più grande difficoltà”. Sono queste le parole di don Pellegrino Montuschi pronunciate alla messa del 2 dicembre di fronte allo stabilimento dell’Ortofrutticola del Mugello, a Sant’Adriano di Marradi. In centinaia hanno partecipato alla celebrazione che ha unito la comunità nel lottare contro una decisione assurda come quella dell’annunciata chiusura dello stabilimento da parte della proprietà, annuncio dato il giorno dopo Natale, il 26 dicembre scorso. A rischio una settantina di posti di lavoro e un indotto, quello della castanicoltura e del marron buono di Marradi, che è simbolo del territorio.
“Le paure in questo momento sono tante, non ce lo nascondiamo – ha detto “don Pino”, come è conosciuto dai suoi fedeli, nel corso dell’omelia -, ma è proprio questo il momento di sentire che Dio è con noi, ci è accanto. Come ha detto il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale della pace di ieri, tra le tre condizioni fondamentali per favorire un mondo di pace c’è il lavoro. Il lavoro non dà solo un guadagno, ma dà dignità e realizza pienamente le persone”. Don Pino ha utilizzato l’immagine del presepe, a rappresentare quello che sta avvenendo al di fuori dei “cancelli della fabbrica dei marroni”: in tanti si sono ritrovati qui a festeggiare un Capodanno amaro, ma con la voglia di lottare per difendere quello che non è solo uno stabilimento, ma una comunità.
Assieme a don Pino hanno presieduto la celebrazione anche don Mirko Santandrea, don Nilo Nannini e don Bruno Malavolti. Don Mirko, al termine dell’omelia di don Pino, ha letto l‘appello del vescovo Mario Toso, che ha fatto sentire la sua vicinanza ai lavoratori e lavoratrici dell’Ortofrutticola. Proseguirà nei prossimi giorni il presidio di lavoratori e sindacati di fronte allo stabilimento, “finché non avremo risposte” dicono. Nella giornata di domani, lunedì 3 gennaio, è stato convocato dal sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, il tavolo dell’unità di crisi regionale.