A 95 anni è morta l’artista Muky, nome con la quale era conosciuta Wanda Berasi. L’annuncio è stato dato dal sindaco di Faenza Massimo Isola il 7 gennaio: “Ci ha lasciato dopo una vita dedicata alla creatività, alla comunità, alla costruzione di una società migliore – ha scritto il sindaco -. Ha vissuto da protagonista tutto il suo tempo, dedicando agli altri passione e risorse con gesti di grande altruismo e generosità. Per Faenza Muky è sinonimo di modernizzazione e di solidarietà. Una grande perdita”. Muky arrivò a Faenza nel ’55, dove entrò in contatto con la vivacità artistica della ceramica. Qui conobbe quello che poi sarebbe diventato prima il suo mentore nel mondo della ceramica e poi suo marito Domenico Matteucci.

Muky, faentina d’adozione

Nata nel 1926 a Trento, lo scorso 9 ottobre, Muky artista, ceramista di fama, poetessa e donna di grande cultura, aveva compiuto 95 anni. Faentina d’adozione, Muky discende da una famiglia di origine austriaca. Dalla città natale di Trento, si trasferisce a Bolzano e poi a Roma. Studia all’Accademia Tedesca di Villa Massimo e decide poi di venire a Faenza per approfondire gli studi sulla ceramica. Non ha portato a Faenza solo la poesia del suo gesto nell’arte: Muky è un personaggio carismatico che ha animato il dialogo artistico della città, anche a livello intellettuale. Ma non solo. Ha rappresentato la modernizzazione dei costumi delle persone, simbolo di donna indipendente già negli anni Sessanta. Suo grande desiderio per i 95 anni era che per tale ricorrenza venisse donata a Papa Francesco una sua opera in ceramica a rilievo raffigurante San Francesco con la campana di Rovereto. Lo scorso 2 settembre tale desiderio è stato esaudito. In occasione dell’udienza privata in Vaticano concessa alla Fondazione Arché Onlus – ente di volontariato del quale Muky condivide da sempre i valori e gli obiettivi di aiuto ai “meno fortunati” – la ceramica è stata consegnata da Carla Mainoldi (vice presidente Arché) nelle mani del Santo Padre. 

Il lascito alla città: la casa dell’arte Muky-Matteucci

Nel 2018 Muky ha ufficializzato la volontà di donare parte del suoi immobili alla Fondazione Mic, nello specifico l’area ubicata tra piazza 2 Giugno e via Maioliche. Il progetto si chiamerà Casa dell’Arte Muky-Matteucci e i suoi spazi saranno dedicati a un Museo, alle residenze d’artista e alla didattica della ceramica. Una parte del museo accoglierà una mostra permanente dedicata ai lavori di Muky e Domenico Matteucci. Il complesso che verrà lasciato alla città è il risultato del lavoro importante di tre grandi architetti: Pistocchi Tomba e Galli. Tre professionisti che hanno dato lustro alla città e il cui lavoro diventerà un dono per tutti i cittadini che “in questi sessant’anni mi hanno cullata – disse Muky all’annuncio – e insignita di un premio importante come il Faentino sotto la torre”. L’artista è stata sempre molto vicina ai bisogni della comunità, anche in questi tempi di pandemia: non ha fatto mancare la sua generosità donando all’ospedale di Faenza un’ambulanza e altre strumentazioni mediche.