Faenza è nota per la ceramica, per il Palio del Niballo, per la 100 km del Passatore e, in questi ultimi anni, anche per la crescita esponenziale dell’uso della bicicletta da corsa e di mountain bike. Se la bici da corsa è un settore sempre in forte ascesa, sta avendo un vero proprio boom quello delle bici con le ruote tassellate, e, in particolare quello dell’e-bike che attrae i meno giovani e le donne. Tanti i gruppi nati nel corso degli ultimi anni, che raccolgono frotte di appassionati, vogliosi di conoscere il territorio faentino, il quale, si sviluppa dalla via Emilia ai crinali dell’Appennino, ovvero un’area cicloturistica con una enorme varietà di paesaggi e di percorsi.

Le vallate disegnate dai fiumi Lamone e Senio, e quelle limitrofe, ospitano una fitta rete di sentieri e percorsi per mtb, raggiungibili da strade a basso traffico, costellate da salite di varie lunghezze e difficoltà, adatte a bikers di ogni livello.  In pianura anche i meno allenati possono apprezzare le tranquille strade di campagna. Oltre ai gruppi sportivi organizzati, se ne sono formati diversi, spontaneamente, che raccolgono tanti appassionati del fuori strada. Tutti hanno la loro chat su whatsapp.

bikers in campagna

Mugelbike

Il primo, nato molti anni fa, è quello denominato Mugelbike, che fa riferimento a Beppe Mugellesi, “ragazzo” che ha superato la sessantina, un vero funambolo delle mtb e profondo conoscitore dei percorsi fuori strada del comprensorio faentino e non solo. Simpaticissimo e disponibile, in inverno lo si riconosce subito, in quanto sulla sua bici “muscolare”, indossa sempre calzoni corti e maglia sbracciata o smanicata.

Panta Bikes

Da anni opera anche il Panta Bikes. Oltre 180 in chat, per il gruppo fondato dall’over 70enne Ivo Pantaleoni, conosciuto nel mondo dello sport a Faenza e che non disdegna le uscite con i suoi seguaci. Tra questi c’è il “vulcanico” Alvaro Vanni che, lasciata la bici da corsa, ora è un grande appassionato del mondo e-bike, dove vorrebbe a breve realizzare una cartina telematica con tutti i percorsi fuori strada nel nostro territorio, oltre a continuare a ideare iniziative volte a promuovere la sicurezza in bici. Una di queste è il progetto Sicurezza Faenza.

La compagnia dell’anello

Un altro gruppo di appassionati fa capo a Roberto Ragazzini con la chat La compagnia dell’anello. In questo gruppo prevalgono i puristi del rampichino, quelli senza motore elettrico, ma ci si può aggregare anche con l’e-bike. Mugel, Raga e Panta, a volte, escono anche assieme, ma ormai gli appassionati che li seguono sono tanti e quindi sono rare le occasioni per vederli congiuntamente.

A Faenza operano poi altri gruppi appassionati di mtb: quello che fa riferimento al negozio Bike Passion, all’Avis e anche alla Leopodistica con Gianluca Belletti e poi ci sono tanti altri affezionati. Infine, da poco tempo, è nato un nuovo gruppo, formato per lo più da non più giovanissimi, che ha come guida Giovanni Dapporto detto “Paciciot”. In tutte queste compagnie è in forte aumento la presenza di donne e di giovani, anche principianti. Non ci sono iscrizioni, firme per la privacy, nessuna tessera e fototessera, non ci sono archivi di nominativi. Nulla di annuale che scade e va rinnovato, a parte se si vuole fare parte di qualche gruppo sportivo associato. L’unica assicurazione, compresa nella gratuità del prezzo, è il divertimento.

Davide Cassani: “Il nostro territorio ha tutto per emergere”

Il nostro concittadino più famoso nel mondo della bici, l’ex ct della Nazionale di ciclismo, Davide Cassani, poco tempo fa ha riassunto in una frase il perché del grande successo delle bici a Faenza: «Abbiamo un territorio interessante, con strade ideali per la bici. Il cicloturismo sta crescendo perché è uno sport particolare, unico. Con la bicicletta si può correre, passeggiare, fare gran fondo, permette di vedere tante cose che girando in auto non si riescono a vedere, scoprendo luoghi unici. Il nostro territorio ha tutto: le strade, gli sterrati, i luoghi da visitare, gli scenari, i servizi. E la bicicletta ha un altro pregio: si può praticare a tutte le età».

Gabriele Garavini

Nella foto a sinistra Ivo Pantaleoni a destra Beppe Mugellesi