L’anno è iniziato con un’impennata di positivi dovuta al diffondersi della variante Omicron – afferma l’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini.

Adesso abbiamo 2.153 casi su centomila abitanti, mai avuta un’incidenza così elevata in due anni di pandemia. Si può parlare di circolazione massiva“.

“Siamo anche la Regione – ha aggiunto l’assessore – con il rapporto fra popolazione e tamponi molecolari più alto in Italia, oltre 25 mila al giorno. E ora si fanno anche tanti tamponi rapidi. Comunque i casi sono triplicati negli ultimi giorni, in particolare dal 27 dicembre al 2 gennaio.

Oggi abbiamo l’indice Rt a 1,38 quindi ci aspettiamo un aumento dei casi nelle prossime settimane, anche con il raggiungimento del picco“. E ha aggiunto “speriamo che sia vero, anche perché la situazione negli ospedale si fa impegnativa”. 

“È vero che non abbiamo mai avuto un dato così basso di ospedalizzazione – ha precisato Donini – ora attorno all’1,5 per cento, ma allargando la base dei positivi è chiaro che anche l’1,5% può diventare un numero importante in valore assoluto.

Per quanto riguarda la pressione sugli ospedali, al momento le terapie intensive sono al 15,7% della capacità, i reparti covid invece sono pieni al 20,5%. Siamo davanti a una situazione complessa, con Omicron responsabile dell 70 per cento dei nuovi casi”.

L’assessore ha fornito anche i dati sulla vaccinazione che protegge molto in particolare contro Omicron vista, con ogni probabilità, anche una minore aggressività di questa variante.

In Emilia-Romagna abbiamo oltre un milione e mezzo di vaccinati con la terza dose che protegge al 70 per cento dal contagio e al 90 per cento dalla malattia grave – ha proseguito Donini -. Con una dose abbiamo 3,8 milioni di cittadini e 3,7 con due dosi. Ma il tema è la grande pressione sui dipartimenti di sanità pubblica. Ecco perché proprio oggi abbiamo stipulato un accordo, che entrerà in vigore da lunedì, con le farmacie”.

Alla farmacie vengono delegati alcuni servizi.

Di fatto, “diventano una costola della sanità pubblica”, ha precisato Donini. Proseguiranno con le attività di screening e di tamponi per il rilascio del Green pass ma, in più, da lunedì 10 gennaio potranno recarsi in farmacia anche i contatti stretti per la chiusura della quarantena dopo 10 giorni. Questa possibilità vale per gli asintomatici. Ci potranno andare anche gli studenti, secondo le nuove norme entrate in vigore da ieri. “A fronte di una situazione sproporzionata – ha detto ancora Donini – per la sanità pubblica, abbiamo chiuso questo accordo con le farmacie per velocizzare le attività di testing”.

Ma c’è un’altra novità importante, “un’alleanza tra cittadini e sanità pubblica”, come l’ha definita l’assessore regionale. Dal 17 gennaio sarà disponibile un portale nel quale i cittadini asintomatici potranno registrare la loro positività, a seguito di autotesting, con i test reperibili sul mercato.

Nel caso i cittadini siano positivi si potranno registrare sul portale e saranno inseriti nel procedimento di isolamento. “Facciamo tutto questo – ha voluto fare ben presente Donini – per limitare la circolazione virale”, perché come ha aggiunto il direttore del laboratorio analisi per la Romagna di Pievesestina (Cesena), il professor Vittorio Sambri, la questione “non è avere un falso negativo, ma individuare più positivi possibile”. 

L’assessore ha poi parlato degli hub vaccinali, sempre sotto pressione per il grande lavoro che stanno svolgendo, anche con il personale ridotto perché Omicron sta causando defezioni anche tra medici e personale sanitario. “Abbiamo ancora 212 mila over 50 anni che non si sono ancora vaccinati. Per loro c’è un open day continuo e da domani possono fare la dose booster i ragazzi dai 12 ai 15 anni: altre 35 mila persone ancora da vaccinare”.

Infine l’assessore Donini ha risposto ad una domanda sui test rapidi, tornati sul banco degli imputati perchè secondo alcune voci autorevoli come Guido Rasu, consulente del commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, non rilevano la positività alla Variante Omicron.

In guerra si va con i cannoni e con i fucili – ha risposto l’assessore – e i test rapidi sono i fucili perché oggi il vero obiettivo è cogliere la positività”.