Per festeggiare il ventennale del Teatro Comunale di Russi, la Compagnia di teatro Le Belle Bandiere, nelle figure di Elena Bucci e Marco Sgrosso, in collaborazione con il Comune di Russi, ha ideato il progetto “Io sono ancora un cuore che batte” che consentirà al pubblico di conoscere la storia dell’edificio e ricordare i momenti salienti di questi anni di attività.

Per questo, nelle giornate di martedì 21 e mercoledì 22 dicembre 2021, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, le porte del Teatro si apriranno ai visitatori che, singolarmente o per piccoli gruppi, potranno essere guidati nella scoperta di questo posto così importante per la sua città.

Inoltre, sempre mercoledì 22 alle 21.00, serata di festa dove lettura, racconti, musica, tetro, video e foto illumineranno frammenti di vita del Teatro Comunale.

In vista di ciò, la Compagnia di teatro, invita chiunque lo desideri ad inviare i più disparati materiali riguardanti la storia e il futuro del Teatro Comunale e il teatro in generale: foto, video, registrazioni, ricordi, storie, impressioni, scritti, racconti, desideri, sogni e domande. Li accoglieranno via mail, via posta e di persona, e riprenderanno chi vorrà lasciare una testimonianza.

L’ingresso è libero.

Scrive Elena Bucci: “Nel 2001 il Teatro Comunale di Russi ha riaperto le porte al pubblico e nel 2021 compie i suoi vent’anni di vita nuova: un’occasione per festeggiare, ricordare, progettare. L’Amministrazione Comunale, che, ora come allora, protegge il teatro come una libera casa di tutti dove si scambiano pensieri ed emozioni, ci ha affidato questo compito che accogliamo con gioia. Immaginiamo due giorni nei quali il Teatro parla e ci racconta del suo avventuroso passato, della sua vocazione ad essere specchio del presente e della sua capacità di intercettare il futuro. La sua voce passa attraverso quella di chi lo ha amato e vissuto e quella di chi non lo conosce ma ne è curioso e si interroga sulla sua funzione.

Noi, pronti a raccogliere e ad ascoltare le storie degli altri, racconteremo una parte di storia raccolta nel sito e nel progetto Archivio vivo, anch’esso realizzato con il sostegno del Comune di Russi: l’onda di entusiasmo collettivo che parti il giorno del 1991 nel quale riaprimmo il portone del teatro abbandonato e che portò alla riapertura avvenuta nel 2001, i progetti e gli spettacoli che sono nati qui per andarsene poi in giro per il mondo, la speranza in un futuro da sogno.

Io sono ancora un cuore che batte’ era scritto sopra uno dei simbolici ‘mattoni’ che noi, compagnia di teatro e laboratorio teatrale permanente Le belle bandiere, sostenuti dalle istituzioni e da molti cittadini, chiedemmo al mondo per alimentare il sogno della ricostruzione del Teatro Comunale di Russi.

Erano gli anni ‘90: stavamo realizzando dentro il teatro distrutto e chiuso da vent’anni lo spettacolo ‘Mattoni – requiem per la nascita di un teatro’, ultima di una serie di progetti e ‘false’ riaperture, con processione e finto funerale del Teatro tra la folla della Fira di Sett Dulur, la sagra tradizionale di settembre. I mattoni arrivarono a migliaia, da tutta Italia e dall’estero.

Con l’impegno dell’Amministrazione Comunale, delle istituzioni, delle associazioni, delle banche, dei cittadini, il cammino della ricostruzione cominciò. Il Teatro diventò il simbolo di una ritrovata fiducia nella propria storia e cultura e nella possibilità di costruire insieme, in una casa di tutti, progetti aperti al mondo. Il nostro Teatro continua a mormorare quella frase e, pur immersi in questo mondo affaticato e oscuro, ci ritroviamo a sorridere e a dire: io sono ancora un cuore che batte.”