Con la presenza di oltre 700 delegati, della quasi totalità delle Diocesi italiane, si è tenuta a Taranto la 49esima Settimana sociale dei cattolici italiani. Si è sviluppata attraverso messaggi, dibattiti, testimonianze, visite ad alcune buone pratiche del territorio (oltre 200 quelle presentate).

Rilevanti i messaggi del Presidente della Repubblica e del Santo Padre, che ha utilizzato la metafora dei segnali stradali per indicare le linee guida da seguire: attenzione agli attraversamenti: «…troppe persone incrociano le nostre esistenze mentre si trovano nella disperazione: non possiamo rimanere nell’indifferenza…La fantasia dello Spirito ci aiuti a non lasciare nulla di intentato perché le loro legittime speranze si realizzino»; divieto di sosta.

«… non sostiamo nelle sagrestie, non formiamo gruppi elitari che si isolano e si chiudono. La speranza è sempre in cammino e passa anche attraverso comunità cristiani che escono, annunciano, condividono»; obbligo di svolta «… lo esige il cambiamento d’epoca che stiamo attraversando. Guardiamo a tanti segni di speranza, a molte persone che si stanno impegnando a promuovere un modello economico diverso, più equo e attento alle persone».

Perché a Taranto la Settimana sociale? Il tema era Il pianeta che speriamo – ambiente, lavoro, futuro #tuttoèconnesso, e Taranto è la città simbolo della disconnessione che si è protratta per decenni fra ambiente, lavoro e futuro, quando l’economia è stata considerata prioritaria rispetto ad altri valori quali, appunto, l’ambiente, il lavoro e il futuro.

Il cardinale Gualtiero Bassetti, nell’omelia pronunciata durante la Santa Messa a conclusione della Settimana Sociale si è così espresso: «…La città dove si è celebrata questa Settimana Sociale, Taranto, non è poi così diversa da Gerico: è una delle tante città di questo mondo mediterraneo, dalle quali si alzano ancora le grida di uomini e donne che chiedono aiuto. Ecco perché abbiamo voluto che questo evento così importante per la Chiesa e la società italiana si tenesse nella “città dei due mari”: perché qui si tocca con mano quanto sia difficile scegliere fra salute e lavoro. Questa splendida città e la nostra società, soffrono però non solo di una crisi ambientale, ma anche di una crisi sociale: due crisi legate tra loro».

Un ruolo importante l’hanno giocato i giovani, promotori del Manifesto dell’Alleanza che fa perno su sette punti cardine. La Settimana sociale di Taranto non è stata «un convegno, ma una piattaforma di partenza per dare speranza ed avviare dei processi», per usare ancora le parole di Bassetti. E questa è la certezza che ciascun partecipante ha portato con sé al rientro.

Sui prossimi numeri de il Piccolo saranno pubblicati ulteriori approfondimenti.

Flavio Venturi

Incaricato alla Pastorale Sociale e del lavoro