Spostamento della stazione delle corriere nei pressi di quella ferroviaria, un sottopassaggio ciclopedonale per unire le due aree della città divise dai binari e nuovi collegamenti tra piazzale Battisti e via Medaglie d’oro, cercando di trovare nel frattempo una nuova area per lo scalo merci. Sono questi gli step che caratterizzeranno la rigenerazione urbana della stazione dei treni di Faenza per favorire una mobilità sostenibile, più razionale e meno congestionata a tutta la città. Se, per quanto riguarda lo spostamento della stazione delle corriere, era già stato definito il progetto, giovedì 21 ottobre 2021 l’Amministrazione ha presentato il cronoprogramma del sottopassaggio: un intervento da 1,5 milioni di euro che verrà finanziato per un terzo dalla Regione con 498mila euro, grazie a un bando ad hoc rivolto alle Unione dei Comuni. I lavori inizieranno entro la fine del 2021 e l’inizio del 2022, per concludersi per la fine del 2023.

Il sottopassaggio collegherà via Filanda Nuova alla zona Sud di Faenza

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Il sottopassaggio collegherà l’area dove sorgerà la nuova stazione dei bus a via Filanda nuova, unendo così due aree della città finora separate dalla ferrovia. Lungo 80 metri, si svilupperà sotto i binari con due corsie per le biciclette a doppio senso di marcia e una per i pedoni, e avrà una profondità dai 5 ai 6 metri, largo 4,5 metri con un’altezza interna di 2,70 metri. “Non ci saranno barriere architettoniche – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Milena Barzaglia – Oltre a essere funzionale, puntiamo a renderlo il più gradevole possibile esteticamente per i cittadini. Si tratta di un ulteriore tassello per rendere l’area della stazione più funzionale a una mobilità green e sostenibile, in sinergia con la nuova stazione delle corriere. Su lato via Filanda Nuova verrà individuato un parcheggio per 80 posti auto, dal lato opposto ne verrà realizzato uno con 30 stalli. Proprio il parcheggio nella zona di via Filanda Nuova permetterà di mantenere a nord il traffico proveniente da quella parte di città evitando un transino non necessario in centro”.

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Il progetto del sottopassaggio mira a ricomporre una cesura che c’è tra la parte a nord e a sud di Faenza. “In termini di mobilità, via Filanda Nuova presenta diverse criticità – spiega l’assessore all’Ambiente, Luca Ortolani – è un quartiere tagliato fuori dal resto dalla città: la ferrovia ha rappresentato una cesura importante”. Il primo stralcio di lavori di riqualificazione urbana prevede lo spostamento della stazione delle corriere, andando a modificare una parte dell’attuale piazzale dello scalo merci, che però almeno fino al 2023 continuerà a essere attivo. In questo piazzale, a livello di parcheggio, sono previsti una trentina di posti auto, mentre, come spiegato da Barzaglia, via Filanda Nuova ne avrà a disposizione circa 80. “Il sottopassaggio si inserisce in questo contesto – prosegue Ortolani – e vuole aprire un varco verso la zona nord della città: consentirà di limitare così il più possibile gli spostamenti in auto quando non necessari”. Un successivo step, anche se non ancora definito nei dettagli, riguarda poi l’unione, tramite una strada alberata, tra il piazzale della stazione e via Medaglie d’oro, con un’ulteriore pista ciclopedonale perpendicolare da via Laghi. “Una volta terminata l’attività dello scalo merci, indicativamente entro il 2023 – spiega Ortolani – l’area che verrà liberata e che arriva fino a via Medaglie d’Oro, servirà per completare la viabilità parallelamente alla ferrovia con percorso verde e una pista ciclabile per chi deve percorrere l’asse via Laghi-Dal Pozzo in piena sicurezza. Questo rimodulando inoltre il progetto iniziale che prevedeva realizzazioni di edilizia residenziale, ritenute ora non compatibili con questa nuova fase del mercato immobiliare e soprattutto tra le priorità che questa giunta si è data”.

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Gli assessori Luca Ortolani e Milena Barzaglia mentre illustrano il progetto.

Scalo merci: si punta a trovare una nuova area

Sullo scalo merci di Faenza si apre poi un capitolo a parte, in tutto sono circa 250 treni all’anno che usufruiscono di questo servizio su cui si vuole continuare a puntare. “La precedente Amministrazione ha lasciato aperta la possibilità che rimanga a Faenza, purché si trovi una nuova area idonea – spiega il vice sindaco Andrea Fabbri -. Ci sembra doveroso cercare di intraprendere questa strada, vista l’importanza che ha questa infrastruttura per lo sviluppo economico del territorio, ma la fattibilità delle varie ipotesi sarà verificata solo nel 2023, e se non saranno possibili procederemo con la chiusura dello scalo”.  

Un progetto che riguarda tutti i cittadini dell’Unione della Romagna faentina

“Si tratta di un progetto articolato, che avrà un impatto positivo non solo sui faentini, ma su tutti i cittadini dell’Unione – commenta il sindaco Massimo Isola -. Due aree della città, a nord e a sud della stazione, avranno ora un collegamento diretto, a favore della mobilità delle persone, e la città diventerà ancora più attrattiva. Il progetto del sottopasso ciclopedonale nasce dalla comunione di intenti da parte di Comune e Regione nella rimodulazione delle modifiche dell’area antistante la stazione ferroviaria presentate nei mesi passati. Questo perché è avanzata l’opportunità di poter realizzare il nuovo scalo merci, infrastruttura che verrebbe legata al porto di Ravenna”.

“Con i progetti presentati oggi, viene ricalibrato il primo stralcio di rigenerazione urbana presentato dall’Unione sulla stazione ferroviaria – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – e vengono premiate ancora una volta le competenze progettuali messe in campo dalle Unioni dei Comuni più mature come la Romagna faentina. Su questo tipo di enti di secondo livello la Regione punta molto, e molti bandi saranno dedicate specificatamente a loro”.