Un’occasione per fare rete e progettare il futuro nel segno dell’accoglienza. L’associazione Farsi Prossimo promuove lunedì 18 ottobre alle 20.30 al Cinema-Teatro Europa l’incontro Spunti di integrazione, che coinvolge diverse realtà. Parteciperanno l’assessore al Welfare Davide Agresti, che parlerà di Nest (progetto per l’inclusione sociale e lavorativa dei richiedenti asilo). Interverrà poi il direttore Teatro Due Mondi, Alberto Grilli, sulla propria esperienza di integrazione attraverso il teatro. Parteciperanno inoltre Chiara Resta e Maddalena Guazzolini che illustreranno percorsi di inclusione sociale tramite i progetti Terra Condivisa e Dress Again. Tra i relatori anche gli scout del clan l’Arcolaio Faenza 3, che hanno analizzato l’integrazione sul territorio.

Un sondaggio che ha intercettato 450 faentini: “La sensibilità verso l’accoglienza dei cittadini ci ha stupiti, ma molti sono disinformati”

«Con la pandemia – spiegano gli scout – l’argomento era stato messo in disparte dai media e molti di noi si sono accorti di essere poco informati. Così ci siamo messi in contatto con Caritas e Farsi prossimo e abbiamo avviato una serie di incontri per capire come fosse gestita l’accoglienza nel nostro Comune». Gli scout si sono poi confrontati direttamente con alcuni ragazzi migranti e da lì è nata l’idea di un sondaggio alla cittadinanza. «Siamo arrivati a circa 450 persone. Da questa indagine abbiamo notato come tra i faentini ci sia molta disinformazione sull’argomento migranti e nonostante molti si siano detti interessati a dare una mano non sapessero come fare». «A livello personale – spiegano – riflettere su questi temi ci ha dato una maggiore sensibilità sull’argomento migranti e immigrazione, avendo fatto un incontro con un ragazzo venuto anni fa dall’Africa (Stanley), ormai completamente integrato, che ci ha raccontato la sua vita e quindi il motivo della scelta di venire in Italia attraversando tutta l’Africa e il Mediterraneo. Ci ha lasciato maggiore consapevolezza sul motivo che spinge queste persone a trovare un futuro migliore qua in Europa”.

Il progetto di una rete per far dialogare le varie realtà che si occupano di accoglienza

Si è passati poi dall’analisi all’azione. «Uno dei problemi riscontrati è che, pur essendoci molte associazioni che si occupano dei migranti, non comunicano tra loro. Abbiamo così provato a creare una sorta di rete tra associazioni». Questo ora è l’obiettivo concreto degli scout, e un primo incontro è stato promosso a maggio e ne seguirà un altro a fine ottobre. «Questo è stato il primo passo – commentano – abbiamo messo a tavolino le associazioni facendole parlare delle problematiche e degli obiettivi comuni. Prima di questo percorso noi stessi pensavamo che i fenomeni migratori fossero gestiti in modo sbagliato e non pensavamo ci fossero così tanti volontari attivi in questo ambito. Questo ci ha spronati a metterci in gioco in prima persona. Un altro pregiudizio riguardava le idee dei cittadini. Pensavamo che col sondaggio sarebbero emersi più pareri contrari all’integrazione e al buon senso, invece siamo stati sorpresi da come i faentini si mostrino aperti e sensibili nei confronti dell’accoglienza».

L’idea di una App di supporto ai migranti e alle associazioni faentine

«Un’altra idea che abbiamo proposto a tutte le varie associazioni per migranti di Faenza – concludono – era quella di un’applicazione che potesse essere utile in primis ai migranti, per poter venire a conoscenza di tutti i luoghi e organizzazioni a loro disposizione, e che potesse dare anche la possibilità al cittadino di potersi informare e inserirsi come volontario all’interno delle diverse associazioni».