Una priorità non solo per Faenza, ma un obiettivo strategico per tutto il sistema sanitario regionale.

La Conferenza territoriale socio-sanitaria lunedì scorso ha dato il proprio via libera all’apertura di una seconda Casa della Salute a Faenza, oltre al potenziamento della struttura già presente a Castel Bolognese. Interventi che vogliono potenziare il sistema socio-sanitario territoriale puntando sulla cura di prossimità e rafforzando l’area extra-ospedaliera, portando a una maggiore vicinanza con i cittadini.

Le Case della Salute rappresentano la chiave per garantire un miglior servizio in tre traiettorie fondamentali: la prevenzione delle patologie, la continuità delle cure, e il monitoraggio; in questo modo, il rivolgersi all’ospedale avviene solo per problematiche acute e specifiche.

«Ci sono tanti elementi che vanno ancora valutati con interesse assieme al Ctss, alla Regione e all’Ausl – spiega il sindaco Massimo Isola – ma questa è di per sé una buona notizia, perché le necessità faentine di avere un’efficiente Casa della salute incontrano ora un favore più ampio rispetto quello locale, di ambito regionale. Su questo c’è piena sintonia con il direttore generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori. Al momento è difficile ipotizzare quante risorse disporremo, ma sicuramente andranno intercettate quelle messe in campo dal Pnrr».

Il tema della realizzazione di una seconda Casa della salute in città è da tempo al centro del dibattito, sin da quando diventò operativa la prima posta nei locali del centro commerciale Filanda e che non ha ancora trovato una reale piena efficienza. «La Casa della salute – spiega Isola – prevede la presenza all’interno di medici di Medicina generale, incardinati in uno spazio a gestione dell’Ausl che svolge un servizio integrato. La Casa della salute va riempita di contenuti e bisogna far sì che i medici di base ne divengano il fulcro.

Il nostro obiettivo è ora consolidare quella attuale, dando particolare attenzione ai settori pediatrici e dell’infanzia. C’è poi il tema di una nuova Casa della salute che possa aggregare altri medici di Medicina generale, integrando questi spazi con altri servizi dell’Ausl attualmente sparsi per il territorio comunale».

Fare ipotesi sugli spazi dove andrà a insediarsi questa nuova Casa della salute è attualmente prematuro, spiega il primo cittadino. “Stiamo avviando ora una fase di confronto con l’Ausl e i medici e solo successivamente valuteremo dove ha senso concentrare le risorse per questo progetto».