Camminare in una vita nuova, verso una transizione ecologica che abbia come fondamento il bene comune e la fraternità universale. Un cammino che la Diocesi di Faenza-Modigliana e l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia da diversi anni compiono insieme, celebrando in forma congiunta la Giornata per la custodia del Creato che quest’anno si è svolta il 17 settembre. La preghiera ecumenica, è stata presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso alla chiesa parrocchiale di Villa San Martino di Lugo alla presenza dell’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni e di autorità religiose, civili e rappresentanti delle associazioni. La celebrazione, come da tradizione, si è svolta in collaborazione con Coldiretti di Ravenna, i Carabinieri – Comando Gruppo Nucleo Forestale Ravenna, il Circolo Mcl di Villa San Martino, le Acli di Ravenna, il Cefal Emilia-Romagna e con la partecipazione delle Chiese Ortodosse.

La transizione ecologica per il bene comune

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Chiedere perdono per il male fatto alla terra, ripartire dalla Dottrina sociale della Chiesa e cinque passi per ricomporre l’armonia tra uomo e natura: questi alcuni dei temi emersi nel corso della preghiera. «Nell’Instrumentum laboris, scritto in vista della prossima Settimana sociale dei cattolici a Taranto, dal 21 al 24 ottobre, siamo invitati a riflettere sulla transizione ecologica che tutti sono chiamati a compiere per salvare la casa comune – ha detto nella sua riflessione il vescovo Mario -. Essa sta a indicare che, per realizzare un’ecologia integrale (ossia un’ecologia umana connessa a un’ecologia ambientale) occorre transitare dall’attuale situazione di degrado, di inquinamento e di distruzione del nostro pianeta, a un cambiamento radicale dei parametri che guidano l’attuale sviluppo economico, che è consumistico e predatorio. Una tale transizione presuppone dapprima una conversione ecologica». Perché una transizione sia giusta, ha detto il vescovo, occorre che sia «sociale ed economica, culturale e istituzionale, individuale e collettiva, ecumenica e interreligiosa». Inoltre deve essere «ispirata dall’ecologia integrale e da un nuovo umanesimo aperto alla trascendenza» e coinvolgere «i diversi livelli dell’esperienza sociale». Fondamentale è poi «che sia compiuta insieme, attraverso un noi sempre più grande, attraverso un movimento globale, alla luce del bene comune». Per questo monsignor Toso ha indicato cinque passi da compiere insieme.

I 5 passi per una vera transizione ecologica

Il primo è da compiere nelle nostre Diocesi, tramite la Pastorale sociale e del lavoro, ed è «seminare le idee, i valori e le proposte emerse nel cammino dal tempo della Laudato sì’ a oggi». Un secondo passo sarà quello di «imparare sempre più a usare la rete come strumento per la connessione e lo sviluppo delle nostre comunità locali». Un terzo passo è «coinvolgere e responsabilizzare di più i giovani, insistendo sull’educazione ecologica e sulla spiritualità connessa all’ecologia integrale». Il quarto è avviare un «dialogo costruttivo con le istituzioni per avviare percorsi decisivi verso una nuova cultura per favorire la rinascita del nostro Paese». Il quinto passo è rappresentato del «censimento delle buone pratiche, per far capire che il bene è possibile, che è possibile organizzare sempre di più nel nostro territorio la speranza».

Settimana sociale dei cattolici: giovani al centro

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Nel corso della preghiera ecumenica di Villa San Martino, i bambini e i giovani della parrocchia hanno donato all’offertorio oggetti e giocattoli realizzati con materiale riciclato. Passi che danno speranza per il futuro. E sono proprio i giovani a essere indicati dall’Instrumentum laboris come protagonisti del cambiamento. «Non possono esserci visioni di futuro se non insieme alle nuove generazioni – si legge nel documento – Si tratta, dunque, di un’occasione preziosa per incontrare i giovani aiutandoli a scoprire che le loro paure e le loro speranze possono trovare proprio nella luce del Vangelo una cornice di senso e una proposta di vita. In questa cornice, occorre mettere a punto forme di accompagnamento di gruppi di giovani che si sono dimostrati attivi sui temi della Settimana Sociale».