Il futuro del turismo passa sulla linea Firenze-Ravenna, attraverso un viaggio sul treno di Dante che mette in rete le tante bellezze del territorio, dai quadri degli Uffizi ai mosaici ravennati.

E che ha al centro Faenza: tanto nella proposta turistica (la ceramica, i cammini, i palazzi rinascimentali) quanto nella gestione, affidata al Gruppo Bucci e a Massimo Feruzzi Jfc. È molto più di una scommessa quella promossa da Emilia-Romagna e Toscana: un lavoro di squadra, pubblico e privato, per un turismo che vuole ripartire con nuove direttrici: qualità, esperienze immersive, lentezza.

Sabato 3 luglio la prima corsa del treno

Sabato 3 luglio si darà il via alla prima corsa del treno: 136 km lungo gli Appennini e con tappe lungo sei Comuni (Firenze, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Faenza, Ravenna). Fino a metà ottobre, ogni sabato e domenica vedrà il treno correre lungo binari.

La partenza è alle 8.50 da Firenze, con tappa a Faenza alle 11.18 e arrivo a Ravenna per le 12.20. Ad agosto prenotazioni già quasi complete.

Il treno storico è ispirato alle diligenze dei primi del ‘900 e caratterizzato da interni interamente in legno. Per tutta la durata del viaggio, un’assistente fornirà informazioni di carattere culturale e storico sulle città attraversate.

L’assessore al turismo Rossella Fabbri: “L’obiettivo è favorire il turismo slow. A Faenza chi ha il biglietto può visitare gratuitamente il Mic”

«L’obiettivo è favorire esperienze di turismo slow, per cui un visitatore può fermarsi in una delle tappe e trascorrere lì una giornata, per poi ripartire – spiega l’assessore al Turismo, Rossella Fabbri -. A Faenza chi è titolare del biglietto può visitare gratuitamente il Mic, ma sono promosse anche altri tipi di esperienze, come i cammini. Il Ministero ha riconosciuto a Faenza due percorsi danteschi: uno naturalistico, che passa per Oriolo dei fichi, e uno culturale che scende da Castel Raniero fino al centro storico.

Sebbene non ci siano prove della presenza di Dante a Faenza, il racconto che fa nella Commedia di personaggi faentini testimonia una conoscenza profonda». Si punta inoltre su una proposta che crei relazioni con l’area ravennate e quella fiorentina. «Dal legame storico tra Medici e Manfredi – prosegue l’assessore – cerchiamo oggi di valorizzare due territori che hanno tanto in comune, pur nella loro specificità, per quanto riguarda l’offerta turistica: arte, vino ed enogastronomia».

Per la giornata inaugurale del treno è prevista l’esibizione, a Faenza, degli sbandieratori del Niballo. «Vogliamo coinvolgere sempre più i rioni tra le proposte della città – dice Fabbri – valorizzandola come meta rinascimentale».