Una panchina al parco Bucci per concretizzare il messaggio del Papa e avvicinare tra loro giovani e anziani, in un contesto all’aria aperta dopo i mesi che hanno visto queste generazioni soffrire più di altre le limitazioni imposte dalla pandemia.
Anla, Associazione nazionale lavoratori anziani onlus Ravenna- Faenza, in ossequio alla Giornata internazionale dei nonni e degli anziani, istituita da papa Francesco, ha deciso di dedicare una panchina ai nonni, nel parco Bucci, decorandola con disegni e pensieri realizzati dai bambini.
L’inaugurazione della panchina sarà domenica 25 luglio alle 18
L’inaugurazione della panchina, patrocinata dal Comune, sarà domenica 25 luglio alle 18 con la benedizione della panchina da parte di don Luca Ravaglia. Presente anche il “trenino” di Gian Domenico Sacchini.
Il trenino, un’iniziativa ormai trentennale nato grazie alla collaborazione della parrocchia di San Giuseppe, ospiterà i bambini accompagnati dai genitori e nonni in un tour tra le bellezze del parco e dei suoi animali. Anche un “viaggio in treno” può rappresenta un modo per unire tra loro generazioni differenti, con nipoti e nonni fianco a fianco nel trascorrere un pomeriggio assieme.
Così come lo potrà essere la nuova panchina che sarà installata all’interno del parco Bucci.
Francesca Goni, fiduciaria Anla: “Mentre i bambini giocano al parco, ad attenderli ci sono i nonni. Da questo è nata l’idea di dedicare una panchina a tutti i nonni”
«Ad attendere i bambini che giocano nel parco, sono la maggior parte i nonni, seduti sulle panchine – spiega Francesca Goni, fiduciaria Anla Ravenna-Faenza -. Da questo è nata l’idea di dedicare una di queste panchine a tutti i nonni che si occupano dei nipoti. I nonni sono un elemento fondamentale nella vita familiare, solitamente i genitori sono costretti a essere sempre di corsa e a districarsi ogni giorno tra mille impegni, non riescono così a dedicare le giuste attenzioni ai propri figli. A differenza loro, i nonni possono dedicare il loro prezioso tempo ai nipoti, con tanto amore».
«Non dimentichiamo che i nonni – prosegue Goni – sono figure fondamentali, perché sono l’anello di congiunzione tra le generazioni, i quali trasmettano ai giovani esperienza di vita e di amore. Purtroppo in questo periodo di pandemia, sono stati costretti a un isolamento forzato che li ha fortemente colpiti nel profondo dei propri affetti».
«Comunque sia – conclude la fidudiciaria dell’associazione Anla – “viva i nonni”, che abbracciano, che ridono e si emozionano e saranno sempre nel cuore dei loro nipoti».
Sono diverse le iniziative che prossimamente metterà in campo la Pastorale della salute a supporto delle fasce d’età più colpite dalla pandemia.