Il titolo La fede non va in vacanza. Nemmeno in seminario potrebbe essere utilizzato per ogni iniziativa dell’estate. La sua provocazione, infatti, invita a vivere ogni momento della nostra vita, compreso il periodo estivo e le vacanze, senza dimenticare il Signore ovvero senza trascurare il legame con Dio. Esso, come ogni altra relazione, richiede il desiderio di essere portato avanti e l’impegno di essere curato e approfondito.

Con questo titolo la Pastorale vocazionale e il nostro Seminario diocesano vogliono rinnovare l’invito a tutti i giovani di dedicare un’ora della domenica sera alla preghiera. Già da diversi anni la proposta è la stessa: adorazione eucaristica silenziosa e vespri che si concludono con la benedizione eucaristica. La domenica sera è un po’ una cerniera tra la conclusione di una settimana e l’inizio di un’altra che con il lunedì vede riprendere gli impegni ordinari. Vivere questo passaggio nella preghiera aiuta a mettere un po’ di ordine e a ricentrarsi. In silenzio, di fronte al Signore presente nel pane consacrato, posso consegnare le cose belle e quelle brutte dei giorni appena trascorsi. Allo stesso tempo, fermandomi, posso trovare forza per gli impegni della settimana imminente.

Il rilancio della preghiera in Seminario passa anche per il mangiare. Infatti, in questo periodo estivo, proponiamo di prolungare la serata cenando insieme con una pizza. Il desiderio è quello di condividere insieme la tavola oltre che la preghiera. Se guardiamo alla liturgia, essa ci insegna proprio che condividere la stessa fede, e soprattutto le celebrazioni, si traduce in rinnovati rapporti tra di noi. Durante la Messa, il rivolgerci tutti insieme a Dio come Padre come anche lo scambio della pace ci vogliono comunicare che la comunione sacramentale ha una ricaduta diretta e tangibile nelle nostre relazioni, chiamate a divenire sempre più autentiche e fraterne. E allora, anche se può apparire un po’ troppo altisonante per una pizzata, possiamo dire che la comunione celebrata nell’eucarestia domenicale, la comunione della comune adorazione e della celebrazione dei vespri, sfocia in modo quasi naturale nella condivisione della tavola con chiacchiere e pizza.


don Mattia Gallegati