Tra pochi giorni sarà Niballo, Palio di Faenza. Ma cosa vuol dire per i faentini questa manifestazione? Abbiamo incontrato due novelli sposi. Giulia ha 28 anni, fa parte del Gruppo Municipale come consigliere e responsabile del Gruppo Costumi. Dal 2016 è anche giudice Fisb. Suo marito Nicola ha 36 anni. Ha iniziato nel Rione Rosso e poi è divenuto, nel 2008, rotellino municipale. Dal 2020 è siniscalco del Gruppo Municipale. Giudice Fisb dal 2007.

Entrambi sono giudici Fisb e attivi nel mondo del Palio del Niballo

Una coppia unita anche dal mondo del Palio, ci dice Giulia «per noi è fare parte di qualcosa di importante per la città, che ci mette in collegamento con tante persone e altre realtà. È un modo di vivere una socialità della città». E a chi chiede a loro come possa la manifestazione avvicinare le persone, Nicola non ha dubbi: «il Palio ha bisogno di essere più attrattivo. Non sa farsi conoscere e non sa raccontare ai giovani e alla città né cos’è né cosa potrebbero fare, iniziando a fare parte di una realtà rionale. Anche solo fare dei laboratori a scuola».

“Serve più apertura alla città”

Aggiunge Giulia: «Alcuni nostri amici, ci chiedono sempre cos’è il Palio, la corsa dei cavalli. Non sanno cosa sono i rioni, cosa si fa nel rione. Ci vorrebbe una comunicazione migliore da parte degli enti coinvolti. Molti sanno cos’è il Palio, ma non si sa cosa si fa dentro: cucine, bandiere, allestimenti, eventi, e molto altro ancora». E da qui la considerazione: il Palio deve avere più inclusione, più apertura alla città con eventi e momenti tutto l’anno, non limitandosi a giugno o a settembre se ci sono le bandiere.
Il mondo del Palio allora può essere un luogo dove ci si incontra e si vive una forte esperienza di coppia, che culmina con un “sì” convinto davanti al Signore, come nel caso di Giulia e Nicola. Ai novelli sposi l’augurio di vivere un Palio come momento di festa, e ci dicono «consapevoli della protezione di Maria, quando affidiamo le nostre realtà e la città tutta alla sua bontà nel giorno della sua festa».

Mattia Randi