La necessità di tornare alle fondamenta della Dottrina sociale della Chiesa, la forza profetica delle encicliche sociali e le sfide future del mondo del lavoro. Questi alcuni dei temi emersi dal convegno Encicliche sociali alla prova della storia promosso dalle Acli di Faenza e dalla Diocesi il 12 giugno scorso. Tra i relatori chiamati a riflettere su questi temi, il vescovo monsignor Mario Toso, don Maurizio Ormas, docente di Pastorale sociale Università Lateranense, il sociologo Everardo Minardi e il segretario Cisl Romagna Francesco Marinelli.

Mons.Mario Toso: “Per rispondere ad un crisi complessa avremmo bisogno di una nuova Pastorale sociale

In apertura il vescovo Mario ha sottolineato l’impegno della Chiesa faentina per una nuova Pastorale sociale, del lavoro e dell’economia, indicando le coordinate per i prossimi anni. «Per poter rispondere a una crisi complessa, come quella odierna – ha sottolineato il vescovo – avremmo bisogno di una nuova Pastorale sociale: più organica e vitale, più poggiata sui grandi pilastri del Vangelo e della Dottrina sociale. E, quindi, più in grado di offrire nuove prospettive di evangelizzazione del sociale, focalizzate sulle res novae, sul cambiamento epocale in cui siamo immersi e chiamati a operare come credenti, per costruire una società più fraterna, più solidale, più giusta, ossia più commisurata all’altissima dignità delle persone». «Soprattutto va ricordato – ha concluso il vescovo – che la Pastorale sociale non è un semplice settore della pastorale della comunità cristiana, ma l’espressione viva e concreta di una comunità coinvolta dentro le situazioni, i problemi, la cultura, le povertà e le attese di un territorio e di una storia. Non è riservata a pochi. Essa concerne tutti i credenti, singoli o associati, perché in tutti esiste, in virtù dell’inserimento battesimale in Cristo, la vocazione sociale».

Don Maurizio Ormas: “Rileggendo le encicliche non possiamo non rimanere colpiti dal loro valore profetico

Nel suo intervento “Costruzione di uno sviluppo integrale dell’uomo nelle encicliche sociali della chiesa: tra profezia e azione” don Maurizio Ormas ha analizzato le encicliche sociali della Chiesa: Rerum novarum, Quadragesimo anno e Centesimus annus, oltre alla lettera apostolica Octogesima adveniens. «Non è vero che la Chiesa arriva sempre in ritardo sui temi sociali, anzi – ha specificato Ormas -. Rileggendo le encicliche, non possiamo non rimanere colpiti dal loro valore profetico e di quanto fossero precorritrici dei tempi». Diversi gli esempi concreti portati all’attenzione della platea: il valore della proprietà privata come espressione dell’uomo in contrapposizione ai falsi miti del socialismo nella Rerum Novarum (1891); la critica dei totalitarismi con papa Pio XI e la Quadragesimo anno , quella verso l’emergente tecnocrazia di papa Giovanni Paolo II (1981), realtà nella quale oggi siamo immersi.

Il professor Minardi: “Siamo chiamati ad uno sviluppo che non sia soltanto crescita e accumulazione”

Sempre sui temi contemporanei, «è importante essere consapevoli – ha aggiunto il professor Minardi – che non siamo chiamati a uno sviluppo che sia soltanto crescita e accumulazione». Nell’ultimo anno la pandemia ha poi accelerato i cambiamenti nel mondo del lavoro e ha visto mettere in difficoltà in particolare due categorie: i giovani e le donne. «Nascono nuovi lavori e nuovi lavoratori – ha evidenziato Marinelli – che dobbiamo essere capaci di rappresentare e non fare sentire soli. Non può esserci pace se non c’è giustizia sociale».

Verso la Settimana sociale: il 26 giugno incontro alla sala San Carlo

Abbiamo un importante compito come Ufficio della Pastorale sociale e organizzazioni che a esso fanno riferimento: lavorare per valorizzare la nostra attività finalizzata al bene comune, agendo attraverso la solidarietà e la sussidiarietà.

Ecco perché l’attività dell’Ufficio diocesano sarà rivolta in particolare a creare collegamento, collaborazione e interscambio di informazioni fra le organizzazioni. Ci aspettano momenti importanti tra cui la settimana sociale di Taranto, il cui tema sarà Il Pianeta che speriamo: ambiente, lavoro e futuro: punterà i riflettori sul rapporto tra ecologia ed economia, tra ambiente e lavoro, tra crisi ambientale e sociale.

Per prepararci all’evento, ci ritroveremo sabato 26 giugno alle 10 alla sala San Carlo per la presentazione dell’Instrumentum laboris che esprime le linee guida per il lavoro in vista della settimana. Concludo con l’auspicio che quanto abbiamo ascoltato in merito alle encicliche sociali costituisca sempre più il punto di riferimento del nostro agire.

Flavio Venturi, incaricato Pastorale sociale