L’elezione è stata ratificata dalla Cei. Succede a Domenica Primerano e guida un consiglio direttivo rinnovato e allo stesso tempo in continuità con il precedente. In un anno difficilissimo per l’intero settore della cultura, durante il quale tutti i musei hanno dovuto e ancora devono reinventarsi ogni giorno per mantenere in modi innovativi il contatto con il proprio pubblico (e per creare nuove occasioni di incontro attraverso i mezzi telematici), l’AMEI Associazione Musei Ecclesiastici Italiani – nata nel 1996 allo scopo di stabilire un coordinamento tra le realtà museali ecclesiastiche presenti in Italia – ha rinnovato il proprio Consiglio Direttivo. Infatti, a conclusione del Consiglio permanente dei Vescovi italiani svoltosi a Roma tra il 22 e il 24 marzo, la CEI ha ratificato l’elezione a nuovo Presidente dell’AMEI di Giovanni Gardini, già votato dai soci, nell’assemblea elettiva di novembre 2020, per succedere a Domenica Primerano.
Chi è Giovanni Gardini
Ravennate, classe 1976, Gardini è attualmente vicedirettore del Museo Diocesano “G. Battaglia” e della Biblioteca Diocesana “Card. G. Cicognani” della Diocesi di Faenza-Modigliana, nonché docente presso gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di S. Apollinare di Forlì, Alberto Marvelli di Rimini e Santa Caterina da Siena della Toscana – presso i quali tiene corsi di iconografia e archeologia cristiana – e coordinatore del corso in Arte Sacra dell’ISSR della Toscana, polo di Arezzo. Impegnato nella ricerca e nella divulgazione del patrimonio artistico presta particolare attenzione alla tradizione iconografica cristiana intesa come espressione della fede e della cultura della Chiesa.
Rinnovato il consiglio direttivo di Amei
Contestualmente si è rinnovata la composizione del Consiglio Direttivo dell’Associazione, che accoglie molte nuove voci, ma allo stesso tempo manifesta tratti di continuità con il mandato precedente, come testimoniato dalla confermata presenza di Lucia Lojacono (direttrice del Museo Diocesano di Reggio Calabria che ricoprirà il ruolo di Vice Presidente Vicario) e di Giovanna Cannata (Museo Diocesano di Catania).
Vice Presidente sarà anche Don Giuliano Zanchi (Fondazione Adriano Bernareggi di Bergamo), primo volto nuovo di un consiglio che è completato da Katia Buratti, che assume il ruolo di Tesoriere (Museo Diocesano di Jesi), Luigi Codemo (Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Milano), Laura Marino (Museo Diocesano di Cuneo), Cecilia Perri (Museo Diocesano e del Codex di Rossano) e Paolo Sacchini (Collezione Paolo VI – arte contemporanea di Concesio).
Il collegio dei revisori dei conti eletto è composto da Francesca Passerini, che assume anche la qualifica di Segretario dell’Associazione (Raccolta Lercaro di Bologna), Silvia Maria Rosa Oppo (Museo Diocesano Arborense di Oristano) e Manuela Zammillo (socio individuale).
Il quinquennio 2015-2020 ha visto quale Presidente dell’AMEI Domenica Primerano, direttrice del Museo Diocesano Tridentino. Nel corso del suo mandato è stato fatto un intenso lavoro in rete, da nord a sud, che ha permesso di condividere progetti, idee ed esperienze.
Gardini: “Importante favorire il lavoro di rete tra i musei”
Il nuovo quinquennio 2020-2025 si apre in un panorama molto complesso, ma non mancano le prospettive. «Innanzitutto», spiega Gardini, «vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a Domenica Primerano e al suo Consiglio Direttivo, che negli anni passati hanno svolto un lavoro prezioso e indefesso, contribuendo con competenza e passione a far crescere l’AMEI – quindi tutti noi, sia singolarmente che come Associazione – e a porre questioni su cui senz’altro torneremo a lavorare, anche grazie alla presenza, nel nuovo Consiglio Direttivo, di persone che hanno condiviso le esperienze degli anni passati. Naturalmente in questo momento nel quale le emergenze sono tante e di varia natura si ha la necessità di una programmazione di lungo respiro. Certamente un aspetto sul quale il lavoro di AMEI deve proseguire è quello di favorire il lavoro in rete, lo scambio e la collaborazione tra musei, consapevoli della ricchezza di cui le nostre realtà sono testimoni. L’istituzione museale va promossa come luogo capace di leggere i segni dei tempi, affinché l’arte sia sempre più luogo di incontro, di sperimentazione, di spiritualità, di dialogo e di inclusione».
Non appena insediato, il nuovo Consiglio Direttivo ha già preso la prima decisione: in ragione dell’emergenza pandemica, la quota associativa per le annate 2020 e 2021 sarà unica. Chi ha già versato la quota del 2020 non dovrà effettuare un nuovo pagamento per il 2021, e chi non l’ha fatto potrà semplicemente versare la sola quota dell’anno in corso. «Abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza – dal valore soprattutto simbolico, ma in qualche misura anche tangibile – ai tanti musei che proseguono il loro lavoro nonostante le incredibili difficoltà di quest’ultimo anno, soprattutto grazie alla qualità e all’abnegazione delle persone che ci lavorano», spiega ancora Gardini. «Ma sono sicuro che torneremo a crescere e cercheremo di farlo tutti insieme».