Occasioni di formazione e rigenerazione. Martedì 4 maggio si apriranno i lavori del convegno annuale della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna. L’evento, a cura del Dipartimento di Storia, si svolgerà online e prevede registrazione gratuita e obbligatoria dal sito www.fter.it. Monsignor Valentino Bulgarelli, preside della Facoltà e sottosegretario Cei, ci aiuta ad approfondire i temi del convegno.

L’intervista a Monsignor Valentino Bulgarelli

Monsignor Bulgarelli, come nasce questo convegno e come mai avete deciso di affrontare il tema: “Vescovo, presbiterio e modelli di leadership ecclesiale”?

Come in tutte le occasioni di formazione, ci preme far circolare delle riflessioni e idee. Non sarà un convegno che apre e chiude l’argomento di cui tratta, ma vuole aprire delle riflessioni che possano essere utili in tutti gli aspetti della nostra realtà. In particolare, le attività della Facoltà Teologica vogliono essere al servizio delle chiese locali, offrendo loro l’occasione di ascoltare voci stimolanti e competenti. In questo senso, questo convegno rappresenta un’opportunità preziosa per accompagnare il cammino di rigenerazione delle nostre chiese locali. Tradizionalmente la Facoltà teologica organizza questo appuntamento annuale per presentare e confrontarsi sul lavoro di ricerca svolto all’interno dei Dipartimenti. Già l’anno scorso spettava al Dipartimento di Storia organizzarlo, e ha deciso di affrontare questo argomento per verificare, da una prospettiva storica, l’importanza delle figure capaci di accompagnate il popolo di Dio nel tempo e nella storia.

Quali le domande che vi guideranno in questi due giorni?

Da un certo punto di vista, quelle che ci aiuteranno a fare sintesi della storia. Abbiamo voluto rileggere alcuni grandi passaggi che sono avvenuti nella storia della Chiesa, con una profonda ricaduta anche il contesto culturale e civile. Cercheremo di cogliere come si è sviluppato il rapporto tra “vescovo, presbiterio e popolo di Dio”, partendo dall’esperienza delle prime comunità cristiane.

In un contesto storico in cui siamo portati a guardare ogni giorno al futuro, perché guardare al passato?

La memoria non è semplicemente una raccolta di dati che depositiamo in un luogo e che andiamo a riprendere solo quando lo riteniamo opportuno. La memoria è esperienza viva, che cresce e si sviluppa continuamente. Una tradizione insegna, educa, e ci dà oggi consigli e suggerimenti per questo tempo presente. Nel corso del convegno le relazioni avranno proprio questo approccio e sarà in particolare monsignor Castellucci che ci aiuterà a fare sintesi tra il passato e il presente.

Recentemente il vescovo di Faenza-Modigliana, monsignor Mario Toso, ha sottolineato l’importanza che questo sia un tempo non di semplice ripartenza, ma di integrale rigenerazione del pensiero. Come svilupparlo all’interno della Chiesa?

Condivido il pensiero del vescovo Toso sulla necessità di cogliere in questo tempo le opportunità di una vera rigenerazione. Dobbiamo riuscire a definire cosa è essenziale e cosa invece è strumentale all’essenziale: questo è decisivo.

Per questo abbiamo bisogno di innestare nuovi processi formativi. Questa può essere una stagione ricca di opportunità per rigenerare la nostra proposta di fede, senza cadere in risposte preconfezionate del “si è sempre fatto così”. Dobbiamo avere però anche l’umiltà di darci il giusto tempo per fare questo senza operare scelte frettolose: è necessaria una calma sapiente per attivare i discernimenti necessari

Vescovo, presbiterio e modelli di leadership ecclesiale: i temi del convegno

Il XV convegno annuale della Facoltà Teologia dell’Emilia-Romagna, a cura del Dipartimento di Storia della Teologia si svolgerà martedì 4 e mercoledì 5 maggio online, sulla piattaforma Zoom.

L’apertura del 4 maggio, alle 9.15, è affidata al preside della Facoltà, Valentino Bulgarelli e, a seguire, ai saluti dell’arcivescovo Matteo Maria Zuppi.

Il tema del convegno viene sviluppato nella sua prospettiva storica: nella mattinata di martedì “Dal tardo giudaismo all’età sub apostolica”; nel pomeriggio, dalle 15.30 “Epoca patristica e medievale”. Mercoledì mattina, dalle 9.30 “Epoca moderna e contemporanea” e, a seguire, “I nodi teologici attuali”.

Le conclusioni, alle 16.30, sono affidate a mons. Erio Castellucci che tratterà il tema “L’incidenza pastorale del ministero del vescovo nella sua Chiesa locale: problemi e prospettive”.

Per info: segreteria Fter 051 19932381; mail segreteriaconvegno@fter.it.