Un traguardo importante per cinque nuovi laureati del Corso di Laurea Triennale in Chimica e Tecnologie per l’Ambiente e per i Materiali dell’Università di Bologna, sede di Faenza. La cerimonia di proclamazione si è tenuta giovedì 17 luglio nella Sala Conferenze della Fondazione del Monte, alla presenza di docenti, rappresentanti istituzionali e referenti del mondo produttivo.

Una cerimonia partecipata per celebrare i nuovi laureati

Il corso di laurea, afferente al Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” dell’Università di Bologna, è da anni un punto di riferimento per la formazione universitaria a Faenza.

L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali dell’assessora all’Università del Comune di Faenza, Martina Laghi, di Emilio Babini, segretario generale della Fondazione del Monte di Faenza, e dei rappresentanti delle imprese del territorio: Massimiliano Gozzi (Cerdomus), Andrea Bresciani (Sacmi Imola) e Stefano Fiumana (Altadia Italia).

A introdurre la proclamazione è stato il professor Tommaso Salzillo, presidente della commissione composta dai docenti Gian Luca Di Egidio e Luca Muccioli. Ogni candidato ha presentato brevemente il proprio elaborato finale, frutto di esperienze di tirocinio in collaborazione con enti e aziende locali.

I cinque laureati e le loro tesi

Questi i nuovi dottori in Chimica e Tecnologie per l’Ambiente e per i Materiali:

  • Tobia Bombardini (Tredozio), con una tesi in collaborazione con Alpi SpA di Modigliana: Studio di una resina uretano-acrilica per applicazioni in materiali compositi a base legno.
  • Gregorio Bonvicini (Forlì), in collaborazione con ENEA Faenza: Valutazione del riutilizzo in fonderia di componenti in alluminio con diverse finiture superficiali per interni automotive.
  • Elisa Derosa (Forlì), con CNR-ISSMC Faenza: Preparazione e caratterizzazione di materiali a base di titanio diboruro per applicazioni aerospaziali.
  • Simone Manuzzi (Forlì), in collaborazione con Cromatos Srl: Sviluppo di nuovi prodotti barrieranti per carta a base di alcol polivinilico.
  • Jacopo Varignana (Bologna), con il Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna: Transistor elettrochimici a base organica per la rilevazione di analiti di interesse biologico.
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Alta formazione e opportunità lavorative sul territorio

Il corso, ad accesso libero, rappresenta una opportunità concreta di formazione e inserimento professionale, grazie anche alla forte connessione con le realtà produttive locali. Le percentuali occupazionali post-laurea sono molto elevate, e il programma formativo consente anche di proseguire gli studi attraverso master e lauree magistrali in ambito chimico o ingegneristico.

Per l’anno accademico 2025/2026, le immatricolazioni sono aperte fino al 25 settembre. A causa dei lavori di ristrutturazione nella sede storica, le lezioni si terranno temporaneamente presso la nuova sede didattica di viale delle Ceramiche 21, a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria.

Il valore della collaborazione tra università e territorio

«Siamo particolarmente grati – ha commentato il professor Tommaso Salzillo – a tutte le aziende e gli enti che hanno affiancato i nostri studenti nei tirocini e nelle ricerche. Il supporto del tessuto produttivo è fondamentale per una formazione universitaria che risponda ai bisogni reali del mondo del lavoro»