E’ arrivato a Faenza a poche ora dalla giostra, senza la possibilità di provare il campo di gara, ma alla fine è stato proprio il cavaliere umbro Mattia Zannori a vincere la Bigorda d’Oro per il Borgo Durbecco, al termine di una contesa avvincente ma costellata da tanti errori al bersaglio.
Sesta vittoria per il Borgo Durbecco alla Bigorda d’Oro
Si tratta del sesto successo per il Borgo in questa manifestazione. Una vittoria meritatissima per Zannori che, alla sua prima partecipazione, ha ottenuto sette scudi su otto.
A contendergli la vittoria fino all’ultima serie di sfide, il conterraneo Luca Paterni, cavaliere del Rione Nero, giunto secondo con quattro scudi. Al terzo posto Stefano Venturelli del Verde, con 4 scudi, l’unico a battere in una tornata il vincitore.
Ha chiuso quarto una gara opaca Davide Ricci del Giallo, con soli 4 bersagli colpiti e uno scudo conquistato. Quinto posto per Lorenzo Fantinelli che, viste le premesse delle prove, non ha fatto male, visto che si allena per disputare questa difficile giostra da poco più di un anno.
3.500 gli spettatori al Bruno Neri. Unica pecca l’orario d’inizio della giostra, terminata quasi a mezzanotte
Stadio Bruno Neri vestito a festa, con oltre 3.500 spettatori e tante persone collegate via web per la diretta, con oltre 2.500 fan connessi.
Unico neo di questa edizione della Bigorda, l’orario di inizio della gara, scattata alle 22:15 e terminata quasi allo scoccare della mezzanotte, troppo tardi per i tanti bambini presenti.
La festa per il Borgo arriva dopo la 17° tornata. Zannori vince il derby umbro con Paterni e sale a cinque scudi, troppi per il Nero e tutti gli atri contendenti
La festa per il Borgo Durbecco è scattata dopo la 17° tornata, quando Zannori ha conquistato il 5° scudo, battendo l’amico e rivale Paterni del Nero.
Zannori diventa il 19° vincitore di una Bigorda.
Zannori: “Nei miei programmi c’era di correre a Faenza. Ho messo in campo la mia esperienza e la cavalla Rio è stata straordinaria”
“E’ stata una grande emozione per me – commenta il vincitore al termine della gara -. Avevo visto Bigorda e Niballo sempre in tv, per me è sempre stato uno spettacolo diverso da altre giostre storiche. Nei miei programmi c’era di correre a Faenza un giorno: e così è stato. Ho messo in campo la mia esperienza, e poi la cavalla Rio è stata straordinaria: il merito va a tutta la scuderia. Io l’ho interpretata meglio che potevo e ha funzionato quasi tutto alla perfezione”.
Un commento poi anche sull’altro cavaliere umbro, con cui ha duellato. “Luca Paterni lo conosco bene, essendo di Narni. Sapevo sarebbe stato un avversario tosto: oggi ho vinto io e altre volte ha vinto lui. La vittoria la dedico al tutto il Borgo e a Enrico (Gnagnarella, ndr), a cui auguro una pronta guarigione.
Essendo stata la mia prima vittoria stagionale ci tenevo inoltre a dedicarla ad un mio amico di Ascoli che ci ha lasciato troppo presto, Pier Giorgio D’Annunzi. Ora mi attende, sabato prossimo, la prima delle due Quintane di Foligno 2025, dove spero di fare bene”, (è il campione uscente avendo vinto l’edizione di settembre del 2024, n.d.r. ).
Riccardo Tinti (Priore Borgo Durbecco): “Zannori ha dato il massimo e si è visto tutto il lavoro della scuderia”
Raggiante anche il Capo Rione, Riccardo Tinti: ”Mattia è stato troppo bravo e il lavoro della scuderia si è comunque visto. Enrico si è fatto male e non ha corso ma sono convinto che avrebbe disputato una gara spettacolare.
Zannori ha dato il massimo e ci ha fatto riportare la Bigorda in Borgo per il 2° anno consecutivo.”

Era molto accreditato alla vigilia il binomio del Nero. Purtroppo un leggero malessere ha messo fuori dai giochi la cavalla titolare Kelly in Black, che era andata molto forte nelle prove e Luca Paterni ha dovuto gareggiare con Beach Waves, soggetto al debutto assoluto a Faenza.
Damiano Tinelli (Capo Rione Nero): “Costretti a cambiare il cavallo da gara. Grazie a Paterni, professionista esemplare”
“24 ore travagliate che ci hanno portato a cambiare il cavallo da gara”, ha dichiarato Damiano Tinelli, capo rione del Nero.
“Siamo entrati in campo consapevoli delle differenze fra i due cavalli ma motivati per fare il meglio possibile, e a questo proposito devo ringraziare sentitamente Luca Paterni che si è dimostrato un professionista esemplare.”
Venturelli (cavaliere Rione Verde): “Sbagliati alcuni bersagli importanti. Al lavoro per riprovarci l’anno prossimo”
Deluso Stefano Venturelli, cavaliere del Verde. “Ho sbagliato alcuni bersagli importanti, colpa mia e questo mi ha dato molto fastidio. L’anno prossimo ci riproviamo, con più determinazione e cattiveria.”
Ricci (cavaliere Rione Giallo): “Quest’anno non ha funzionato nulla. Devo lavorare per tornare ad essere competitivo”
Gara non certo esaltante per il binomio del Giallo. “Purtroppo quest’anno non ha funzionato nulla, il cambio di cavallo l’ho sentito molto, devo lavorare tanto, e lo farò per tornare competitivo.”
Fantinelli (cavaliere Rione Rosso): “Come voto mi do la sufficienza ma potevo chiudere almeno quarto. Ora so come prepararmi meglio, in vista del prossimo anno”
Infine, anche se ultimo, un po’ più soddisfatto della sua prestazione, l’altro debuttante ovvero Lorenzo Fantinelli del Rione Rosso.
“Mi do sei come voto ma io sono uno che pretende e, anche se alla luce della gara fatta sono contento potevo fare qualcosa di più e chiudere almeno al quarto posto. Ho comunque fatto esperienza e so come devo preparami, in vista dell’anno prossimo.”
Da segnalare inoltre come la 15^ edizione del premio riservato ai giovani figuranti, piatto in ceramica colmo di tortelli dolci, donato dal sindacato Panificatori dell’Ascom di Faenza, su indicazione della Deputazione per il Niballo, sia stato assegnato al Rione Verde.

Questi i criteri di giudizio: storicità dei giochi presentati; originalità del tema proposto; relazioni all’interno del gruppo; capacità di controllo da parte delle vivandiere.
A Mattia Zannori cavaliere del Borgo è stato inoltre consegnato dal sindaco Massimo Isola la testa di cavallo offerta dalla Pro Loco e il bellissimo cronografo offerto dall’Oreficeria Baravelli, assegnato a chi effettua la tornata più veloce, che è stata la settima, corsa da Zannori e Rio sulla pista di destra, in 12 secondi e 483.
Gabriele Garavini