Protagonista del secondo appuntamento de “Le Conversazioni del Torricelli” è Pazienza Porcìa, principessa austriaca che visse una breve e drammatica esistenza nella Faenza dell’Ottocento.

Una giovane principessa nella storia faentina

Torna venerdì 16 maggio alle 18, presso l’auditorium del Liceo Torricelli in via Santa Maria dell’Angelo, il ciclo di incontri intitolato “Le Conversazioni del Torricelli”, promosso dall’Associazione Ex Allievi del Liceo Torricelli.

A guidare il pubblico sarà il professor Cesare Sangiorgi, con una conferenza dal titolo evocativo: “Pazienza: la tragedia di una principessa”, incentrata sulla figura di Pazienza Porcìa, giovane aristocratica di origine austriaca, giunta a Faenza in seguito al matrimonio con il conte Pietro Laderchi.

Una vita breve e dolorosa

La vicenda di Pazienza Porcìa si intreccia con quella di una delle famiglie più influenti della città. Il marito, Pietro, era figlio di Lodovico Laderchi, podestà di Faenza, e padre di Francesco Laderchi, altro nome di rilievo nella storia ottocentesca locale.

Nonostante le origini nobiliari, la vita di Pazienza fu segnata dalla sventura e dalla fragilità: morì infatti giovanissima, a soli 18 anni. La sua storia è tornata alla luce grazie al ritrovamento della sua lapide funeraria, recante un epitaffio dettato da Dionigi Strocchi, oggi visibile nell’atrio di palazzo Mazzolani.

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