Progetti per cultura, scuola, energia, inclusione sociale e transizione digitale: Faenza e i comuni della Romagna Faentina protagonisti della strategia regionale per la trasformazione urbana sostenibile, grazie ai fondi europei 2021-2027.

Le Agende urbane come strumento di rilancio per i territori

Una rete di piste ciclabili che attraversa la Bassa Romagna collegando Bologna a Ravenna, il restauro del teatro comunale Maria Pedrini di Brisighella, la riqualificazione energetica di una serie di istituti scolastici, supporto alle istituzioni scolastiche e alle famiglie per potenziare le opportunità formative e nuova illuminazione pubblica dei centri urbani.

Sono solo alcuni dei progetti finanziati sul territorio ravennate grazie alle Atuss (Agenda trasformativa urbana) della Bassa Romagna e della Romagna Faentina, uno strumento regionale di supporto ai territori per raggiungere gli obiettivi della programmazione dei Fondi europei 2021-2027.

A fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti oggi l’assessore regionale ai Fondi europei, Davide Baruffi, che nella sede del Comune di Faenza ha incontrato i sindaci dei comuni delle due Atuss: Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno per la Bassa Romagna e Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme e Solarolo per la Romagna Faentina.

Nel corso dell’incontro è stato illustrato lo stato di avanzamento di 15 progetti, per un importo complessivo di 12,8 milioni di euro nell’ambito della programmazione regionale Fesr e Fse 2021-2027, di cui 6,4 per la Bassa Romagna e altrettanti per la Romagna Faentina, interventi di fondamentale importanza per il rilancio e la trasformazione del territorio in un’ottica di innovazione e sostenibilità. 

“Le Atuss sono un’opportunità strategica per sostenere la trasformazione delle città. Per la prima volta, in questo ciclo di programmazione, abbiamo aperto questa opportunità alle Unioni dei comuni più avanzate, tra le quali spiccano in assoluto le due della provincia di Ravenna – ha commentato Baruffi – Colgo l’occasione per esprimere il mio apprezzamento ai sindaci perché è grazie al loro lavoro e al loro contributo di idee e sollecitazioni che siamo arrivati alla definizione dell’agenda urbana che abbiamo scelto come Regione di sostenere e che si concretizza in questi progetti. Queste Unioni sono un esempio tra i più virtuosi a livello nazionale e per certi aspetti anche europeo, perché l’esperienza qui maturata coglie appieno l’obiettivo fissato dalla coesione europea per le città”  

I progetti finanziati per la Romagna Faentina

Nel dettaglio, per quel che riguarda la Atuss della Romagna Faentina, 2 milioni e 550mila euro sono destinati al rinnovamento e l’ampliamento del polo culturale della Biblioteca comunale di Faenza, mentre alla rigenerazione del centro storico di Castel Bolognese andrà 1 milione.

Entrambi questi interventi rientrano nel programma “Next Generation Eu. Nel cuore della città”, il piano dell’Unione europea per sostenere gli Stati membri nella ripresa economica e sociale dopo la pandemia di Covid.  570mila euro sono destinati, con due finanziamenti distinti, al restauro, risanamento conservativo ed efficientamento energetico del Teatro Comunale Maria Pedrini di Brisighella.

Il capitolo della riqualificazione energetica prevede 259mila euro per gli istituti scolastici di Fognano (una frazione di Brisighella), 320mila per l’illuminazione pubblica a led del Centro Urbano nel comune di Solarolo, 320mila per un analogo progetto a Casola Valsenio e 400mila per la biblioteca di viale Gramsci a Riolo Terme.

All’Unione Romagna Faentina sono poi riservati 350mila euro per corsi e laboratori aperti ai cittadini per favorire la transizione digitale, 289mila per attività di inclusione riservate a ragazzi tra i 14 e i 25 anni e 410mila per il “buon abitare”, che si concretizzano in azioni per favorire l’integrazione sociale e il benessere della comunità attraverso l’educazione ambientale e la valorizzazione del territorio.

I progetti finanziati per la Bassa Romagna

Alla Atuss della Bassa Romagna vanno 3 milioni e 858mila euro per la bicipolitana, una rete di piste ciclabili di 42 chilometri, di cui una tratta principale di 27 chilometri che unisce i comuni di Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno, Lugo e Bagnacavallo – un segmento fa parte della ciclovia che collega Bologna a Ravenna – e una serie di ulteriori diramazioni che raggiungono i comuni di Bagnara di Romagna e Cotignola.

1 milione e 632mila euro sono finalizzati al progetto “L’architettura urbana verde della Bassa Romagna”, che prevede di integrare e valorizzare le aree verdi all’interno del tessuto urbano, attraverso la piantumazione di alberature autoctone, come gelsi, aceri e querce, per migliorare la qualità ambientale.

Alle attività per valorizzare i contesti formali e informali dell’aggregazione giovanile nel territorio sono riservati 700mila euro grazie al progetto “AvvistaMenti”, mentre 280mila euro sono indirizzate alla formazione ai cittadini per attività di sostegno nella transizione digitale.