Con voto unanime e un ampio distacco dagli altri concorrenti, la sedicenne faentina Alice Mordenti si è aggiudicata la 44ª edizione del Pavone D’Oro, storico concorso canoro faentino, ideato nel 1969 da don Italo Cavagnini. Una competizione che ha visto la partecipazione di oltre 200 giovani talenti divisi in quattro categorie e che, da quest’anno, ha intitolato il Premio della Critica anche alla memoria di Pape Gurioli, storico presidente di giuria, morto il 12 marzo scorso.
Alice Mordenti, la vincitrice assoluta

A decretare il successo di Alice Mordenti è stata una giuria composta da dieci esperti del settore, per la prima volta senza Pape Gurioli. A prendere il suo posto, in qualità di presidente della giuria tecnica è stata la soprano Federica Caseti Balucani, che per anni ha collaborato con il compositore e arrangiatore marradese. Il voto della giuria è stato affiancato da quello del pubblico in sala, che ha potuto esprimere la propria preferenza attraverso il voto online.
Alice ha ricevuto il prestigioso premio in ceramica della Bottega d’Arte Gaeta, che ogni anno realizza un’opera d’arte unica per il vincitore. Sedici anni appena, frequenta il terzo anno del liceo linguistico di Lugo ed è al suo esordio nella categoria C. Nonostante la giovane età, vanta già una certa esperienza nel canto, avendo partecipato a diversi musical e gareggiato nelle altre categorie del Pavone D’Oro.
«Non mi aspettavo di vincere – ha dichiarato emozionata – e un po’ mi dispiace perché non potrò più cantare al Pavone nei prossimi anni». Oltre alla passione per il canto, Alice pratica anche danza, recitazione e suona l’ukulele.
A consegnare il riconoscimento è stato il sindaco di Faenza, Massimo Isola, che ha sottolineato l’importanza del concorso per la città: «Una manifestazione bellissima, che unisce e fa bene alla salute pubblica e alla comunità. Uno spettacolo così vivo dopo oltre cinquant’anni ha senza dubbio ancora molto da dire, specialmente in anni in cui la nostra città è stata profondamente ferita».
Presente alla serata anche don Marco Ferrini, che ha portato i saluti del vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana, monsignor Mario Toso. «La magia che si crea in queste serate è unica – ha detto don Marco – e la differenza tra chi organizza e chi partecipa è sempre più sfumata».
Don Marco ha poi raccontato un aneddoto: «Una nostra amica mi ha consegnato una medaglietta trovata in un mercatino dell’antiquariato. Sopra c’era incisa la data 1969 e la scritta “Prima edizione del Pavone D’Oro”».
I vincitori delle altre categorie

Ad aggiudicarsi la categoria C è stato Matteo Violani, che fin da piccolo ha partecipato alla manifestazione sia come concorrente sia come membro del coro delle voci bianche. «Sono dispiaciuto di lasciare questa gara – ha dichiarato – un’iniziativa importante per il nostro territorio».

Nella categoria A ha vinto Matilde Gubellini, che ha conquistato il pubblico con una grintosa interpretazione del brano L’amica mia fantasma.

Nella categoria B, il primo posto è andato a Sofia Bertaccini, che ha interpretato con grande intensità Ti sento dei Matia Bazar, un brano particolarmente impegnativo per la sua età.
I premi speciali
Durante la serata sono stati assegnati anche i tradizionali tre premi speciali, offerti dai membri dello storico complesso faentino Angeli Neri, Franco Ballardini e Pino Babini.

- Il Premio della Critica, intitolato da quest’anno a Pape Gurioli oltre che a Giancarlo Alboni, è stato assegnato a Camilla Alvisi. A premiarla è stata la soprano Federica Caseti Balucani, che per la prima volta ha presieduto la giuria tecnica. «Per me è un onore essere qui in questa veste, ma è anche difficile – ha detto commossa – La collaborazione artistica e l’amicizia con Pape sono state lunghe e profonde».

- Il Premio Simpatia, intitolato a Maurizio “Re” Tramonti, è andato alla classe 3ª B della scuola dell’infanzia Girasole, che ha partecipato alla competizione nonostante la distruzione della scuola a causa dell’alluvione. La loro presenza è stata un simbolo di speranza e rinascita.

- Il Premio Fedeltà, intitolato a Domenico Bendoni, è stato vinto da Ilaria Sozzi.
Il premio alle scuole

Per la categoria scuole, la vittoria è andata alla classe 2ª B della scuola elementare Tolosano. A consegnare il riconoscimento è stata Martina Laghi, assessora alla Scuola, Formazione e Sport.
«È una meraviglia vedere come le scuole aderiscano a questa iniziativa – ha commentato l’assessora – Fare cantare una classe intera richiede tanto impegno e pazienza. Questa è la scuola bella che ci piace, quella che fa comunità, e questo è motivo di grande orgoglio».
A ritirare il premio è stata la dirigente scolastica del Tolosano, Maria Vittoria Marino, che è anche pianista e musicista. «La musica è vita – ha affermato – per questo siamo stati entusiasti di partecipare a questo progetto».
Uno spettacolo di successo

Anche quest’anno il format della manifestazione si è confermato vincente, con musica interamente dal vivo grazie alla storica band del Pavone D’Oro, ai musicisti di Artistation, e ai cori delle voci bianche (diretto da Daniela Peroni) e del Pavone D’Oro.
A condurre le serate sono stati Enrico Palli, Sandro Bucci, Mattia Delpopolo e Simone Leonardi. L’apertura di ogni serata è stata affidata a un brano tratto dal musical The Greatest Showman, messo in scena dalla Compagnia del Cancello, che ha supportato il tema dell’edizione 2025.
Di grande impatto anche l’esibizione del coro faentino Voices of Joy, che proprio quest’anno celebra i 25 anni di attività.
Il sostegno alla manifestazione
Media partner della manifestazione è stata Horizon srl, mentre il servizio luci, audio e video è stato curato da AVL Solution.
L’evento è stato reso possibile grazie al patrocinio del Comune di Faenza e al supporto di Coop CLAI, La BCC Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese, Bucci Industries, Gruppo CONAD, Caffè Poli, Confartigianato Ravenna, AVIS Faenza Odv, Cooperativa sociale Zerocerchio, FALC Industria macchine agricole e Tipografia Faentina.