Non ha giocato nelle due partite di Nations League contro la Germania, ma già il fatto di essere in panchina, tra i convocati, ha fatto entrare Cesare Casadei nella storia del calcio ravennate. Che ha ritrovato così un suo esponente con la maglia azzurra della nazionale maggiore.

Il giudizio di Alessandro Zauli

“L’auspicio mio, e credo di tutti gli appassionati, è che Cesare possa giocarsi le sue carte – spiega Alessandro Zauli, allenatore Uefa A e osservatore ravennate con una lunga esperienza nei settori giovanili – perchè il nostro calcio ha bisogno di giocatori validi. Lui è un ragazzo con buone qualità tecniche, e la capacità di andarsi a cercare la posizione più idonea con la quale stare in campo. Può fare strada e sicuramente l’esperienza che ha maturato in Inghilterra e che ora sta facendo al Torino lo aiuterà. Ma in un calcio sempre più dinamico, dove più che di ruoli si parla di funzioni, avere tali caratteristiche è un buon elemento a favore”.

I magnifici 7 prima di Casadei

Casadei, nato a Ravenna il 10 gennaio 2003, rinnova una tradizione di ravennati con la maglia della nazionale maggiore non troppo corposa. Prima di lui ce ne sono stati altri sette.
I primi tre sono davvero molto lontani nel tempo: il lughese Ernes Muccinelli, il bagnacavallese Secondo Ricci e il faentino Bruno Neri, ai quali le rispettive comunità hanno poi intitolato lo stadio cittadino.
Muccinelli è il giocatore con più convocazioni, 16, e più presenze, 15, tra il 1950 e il 1957, da giocatore di Juventus e Lazio, con 4 gol realizzati, due dei quali nel match d’esordio, l’amichevole Italia-Belgio 3-1 giocata a Bologna il 5 marzo 1950. Gli altri due gol sono arrivati in Brasile nel match della fase di qualificazione Svezia-Italia 3-2 ai Mondiali del 1950e nel match Egitto-Italia 1-2 del 13 novembre 1953.

Tre convocazioni e tre gare – due con la Svizzera e una con la Cecoslovacchia – per Neri, nel 1936 e 1937 come calciatore di Lucchese e Torino. Una presenza, nell’unica convocazione, per Ricci che vestì l’azzurro il 14 aprile 1940 nell’amichevole Italia-Romania 2-1 giocata a Roma, come calciatore del Bologna.

Il 7 febbraio 1949 il match Italia-Portogallo segna l’unica presenza azzurra del russiano Giuseppe “Pinella” Baldini, quando militava nella Sampdoria. Ai primi anni ’90 risale l’esperienza del cervese Alessandro Bianchi che con l’Inter si guadagnò la nazionale, con 12 convocazioni e nove partite giocate. Il debutto, il 19 febbraio 1992, a Cesena nell’amichevole Italia-San Marino 4-0 con la nazionale di Arrigo Sacchi e con giocatori come Zenga, Pagliuca, Costacurta, Franco Baresi, Donadoni, De Napoli e Casiraghi. L’ultima apparizione in campo il 20 gennaio 1993 nell’amichevole Italia-Messico 2-0 giocata a Firenze.
Gli ultimi in ordine di tempo ad essere scesi in campo con la nazionale maggiore sono stati Stefano Torrisi, quattro convocazioni ma una presenza in Francia-Italia 2-2 al Torneo di Francia l’11 giugno 1997, da calciatore del Bologna e Mirko Valdifiori, lughese, due convocazioni nel 2015 e una presenza il 31 marzo nell’amichevole a Torino Italia-Inghilterra 1-1 ai tempi in cui giocava nell’Empoli.

Di questi sette, l’unico che ha giocato anche nelle nazionali giovanili, nel caso specifico l’Under 23, è Torrisi, il cui bilancio totale sale a 18 convocazioni e 14 presenze, con un gol.