Un linguaggio visivo, ironico e a tratti grottesco per raccontare un tema di grande attualità: la violenza di genere. È quanto propone Tomato Soap, spettacolo della Compagnia Manimotò in programma venerdì 7 febbraio alle 21 alla Casa del Teatro di Faenza, nell’ambito della stagione “Un teatro di pace” curata dal Teatro Due Mondi.
Una storia d’amore che si trasforma in incubo
Lo spettacolo, scritto e interpretato da Ariela Maggi e Giulio Canestrelli, ripercorre la relazione tra Gianni e Gilda, due pupazzi in gommapiuma a grandezza naturale, manovrati a vista dai due attori.
Dal primo incontro all’innamoramento, fino all’incrinarsi del rapporto e all’emergere della violenza, la narrazione si sviluppa attraverso un gioco scenico che sovverte i ruoli tradizionali: l’attrice interpreta l’uomo, mentre l’attore veste i panni della donna.
Come in un vecchio film muto, la musica diventa parte integrante dello spettacolo. Le sonorità, selezionate e create dal musicista IOSONOUNCANE, accompagnano la vicenda dando vita a veri e propri quadri sonori.
Un linguaggio tra ironia e dramma
«A dispetto della gravità del contenuto – spiegano gli autori – Tomato Soap utilizza un linguaggio lieve, visuale, ironico, muto, accompagnando il pubblico al limite della risata, là dove la tragedia diventa grottesco».
Una scelta stilistica che ha portato lo spettacolo a vincere il concorso Teatro voce della società giovanile di Endas Emilia Romagna e Itc Teatro, oltre al concorso ARCI In Scena 2019. È stato inoltre secondo classificato al playFestival 2.0 promosso da ATIR Teatro Ringhiera e Piccolo Teatro di Milano.
Dialogo con il pubblico e biglietti
Dopo lo spettacolo seguirà un incontro con gli artisti, moderato dal critico teatrale Michele Pascarella, per approfondire i temi affrontati e il lavoro della compagnia.
L’ingresso ha un costo di 2 euro