Non solo Simone Cristicchi con la struggente “Quando sarai piccola”: sono diversi gli artisti in gara al Festival di Sanremo che trattano la tematica della salute mentale (Cristicchi ha poi alzato il significato del brano a “spirituale”). Classificato al terzo posto nella serata delle cover, insieme con Marco Masini, la canzone “Battito” di Fedez, in gara al Festival di quest’anno, è un pezzo d’amore in cui la donna rappresenta la depressione, tormento della sua quotidianità. Con le lenti a contatto che oscurano le pupille per amplificare le tenebre del malessere, il rapper racconta senza filtri la sua esperienza (“sento un pugno nello stomaco”), rivela un’inquietudine estrema, nomina psicofarmaci e affanno. “Mi sento annullato, dottore che cosa mi ha dato. Socialmente accettato, anestetizzato da un metodo legalizzato. Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni. Vorrei guarire ma non credo”. L’argomento della sofferenza psichica difficilmente entra nei discorsi correnti, quasi sempre evitato per timore del giudizio o trattato con leggerezza. Fedez ha il merito di parlarne apertamente, con chiarezza e lucidità.
I cuoricini di Coma_Cose: le conseguenze dei social
Con l’allegria pop e l’ironia che li contraddistinguono, Coma_Cose affrontano le conseguenze deleterie che possono avere i social media. O meglio, il loro utilizzo smodato. Il titolo “Cuoricini” è il richiamo evidente ai simboli che indicano gli apprezzamenti sotto i post: “Ti parlavo e tu nemmeno ti mettevi ad ascoltare, tu mettevi solo cuoricini, pensavi solo ai cuoricini, stramaledetti cuoricini, che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto”. Il duo formato da California e Fausto Lama (Francesca Mesiano e Fausto Zanardelli, marito e moglie) rivolge una critica garbata e intelligente alle connessioni virtuali, ormai più stabili e desiderate dei rapporti reali/umani.
La “Febbre” di Clara
Perché la ricerca famelica di approvazione può trasformarsi in dipendenza, che rischia di risucchiare chi è vittima di internet nell’alienazione, nell’insicurezza e nel vortice di scompensi psicologici. In “Febbre” Clara descrive il contrasto di emozioni, i dubbi che ci scuotono nei momenti importanti e incita a dare la versione migliore di noi stessi negli alti e nei bassi delle relazioni e delle esperienze più varie. “Ti sei preso una parte di me, quella ancora più in fondo dell’anima. Un sentimento che, se si rompe, taglia come il vetro. Non ascolti quando grido e nemmeno se taccio”. La cantautrice non si limita a esibirsi all’Ariston: ha aperto la Farmacia dell’amore, un vero pop-up store dedicato al benessere emotivo aperto a tutti: tra le proposte, il supporto psicologico gratuito, attività dedicate all’amore per sé e alla conoscenza di sé, alla sensibilizzazione, oltre che l’intrattenimento. Spiega: “Il Festival serve anche a veicolare messaggi importanti. Curare la salute mentale è fondamentale; in molti momenti avrei voluto un luogo sicuro per parlarne e in altri mi sono affidata a professionisti. Non pretendo di cambiare il mondo, ma magari qualcuno, dopo essere entrato e aver parlato con un esperto o aver avuto modo di scoprire qualcosa in più su sé stesso, anche attraverso il gioco o il podcast sull’eros, potrebbe decidere di continuare a prendersi cura di sé. Per me sarebbe il successo più grande”.
La musica che salva
“La mia parola” di Shablo (feat. Gue, Joshua e Tormento) si riferisce alle difficoltà in cui crescono i giovani delle zone suburbane: “Chiuso tra cemento e smog, è una street song, qui la gente muore e vive senza soldi e alternative”. Spiega il produttore performer: “I giovani in periferia hanno poche opportunità e spesso li salva la musica: ti mette in contatto con il tuo lato più profondo e ti spinge ad analizzarti. La creatività ti premette di esprimerti e uscire dal tunnel. Non è facile restare in equilibrio: più che delle condizioni esterne di inquinamento e grigiore, dobbiamo concentrarci sull’interno, sulla persona. Lo stato psicologico fragile è un problema comune; il pericolo non si vede perché non è tangibile, ma c’è”.
Cristina Marinoni – AgenSir