Un viaggio nella Faenza del 1945, tra le sfide della ricostruzione e le speranze di un futuro migliore, raccontato dal nuovo romanzo di Floriano Cerini.

Un viaggio attraverso la Faenza del dopoguerra

Dopo i recenti successi di Fortunato – un romagnolo giusto nella Faenza dell’800 e La casa del roccolo (1943-44), l’autore faentino Floriano Cerini, amalgamando aspetti della cultura e della tradizione romagnola con elementi della recente storia locale, torna a scrivere un romanzo storico: Il lucherino tornò a cantare – Faenza 1945, ambientato nella città manfreda e nella sua campagna nell’immediato dopoguerra.

La presentazione del libro, pubblicato dalla casa editrice faentina Tempo al Libro, si terrà sabato 21 dicembre, alle ore 17.30, al Museo del Risorgimento (Palazzo Laderchi, corso Garibaldi 2, Faenza).

A dialogare con l’autore sarà Enzo Casadio, che ha offerto la sua preziosa consulenza storico-militare per la revisione del testo. L’incontro è organizzato in collaborazione con l’associazione Museo del Risorgimento e vedrà anche la partecipazione di Mario Gurioli, che ha curato la revisione delle numerose espressioni dialettali presenti nel libro.

cop LUCHERINO

Il libro vuole essere un omaggio alle generazioni che hanno risollevato le sorti dell’Italia

Nel Lucherino tornò a cantare – Faenza 1945 vengono raccontate le nuove vicende, in città e in campagna, dei protagonisti del precedente libro dell’autore La casa del roccolo (1943-44),che, sopravvissuti al passaggio del fronte, sono alle prese con la ricostruzione e il difficile ritorno alla normalità.

Nel clima turbolento ma, allo stesso tempo, speranzoso dell’immediato dopoguerra, si intrecciano le vicende di alcuni cittadini superstiti con quelle di sfollati e contadini che li hanno ospitati e dei militari alleati acquartierati in città.

L’aspettativa di un cambiamento sociale che renda l’avvenire migliore rispetto al recente passato è terreno fertile anche per la nascita di storie d’amore che coinvolgono alcuni personaggi del romanzo, desiderosi di progettare il loro domani.

Il libro vuole essere un omaggio alle generazioni dei nostri genitori e nonni, che con il loro lavoro e la fede nella democrazia hanno risollevato le sorti dell’Italia.

Chi è Floriano Cerini

Floriano Cerini è nato e vive a Faenza. Laureato in Giurisprudenza, dopo aver lavorato all’INPS dal 1972 al 2010 ha pubblicato un pamphlet sulla sua esperienza lavorativa: Dalle marche(tte) a Vicky 2.0 – storie e miti della mia previdenza, edito da Homeless book.

Per Tempo al Libro ha già pubblicato Burdèl (2012), Fra zinquant’en (2014), U n’s’fa piò l’amôr com’una vôlta – storie romagnole di corteggiamento e amore (2016), Fortunato – un romagnolo giusto nella Faenza dell’800 (2019) e La casa del roccolo (1943-44) (2021). Da sempre interessato allo studio e diffusione delle radici e della cultura romagnola e faentina, collabora alla rivista 2001 Romagna.