L’amministrazione comunale di Faenza compie un passo decisivo verso l’ampliamento del Tecnopolo a Faenza, un progetto che guarda al futuro della ricerca scientifica e tecnologica. Grazie a fondi regionali e locali, si prevede una trasformazione che rafforzerà l’attrattività del territorio.
Ampliamento del Tecnopolo: al centro ricerca e sostenibilità
L’Amministrazione comunale di Faenza ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per l’ampliamento del Tecnopolo di Ravenna, sede di Faenza, segnando un significativo passo in avanti nell’iter progettuale.
Questo intervento, sostenuto dal PR FESR 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna, mira a rafforzare le infrastrutture dedicate alla ricerca industriale, all’innovazione tecnologica e al trasferimento di conoscenze.
L’intervento, che verrà realizzato presso l’immobile di via Granarolo 62, prevede la riqualificazione strutturale ed energetica della sede per potenziare le attività di ricerca e in generale la funzionalità di tutto il Polo.
Il progetto include la creazione di nuovi laboratori dedicati, come 2 laboratori CIRI MAM, 2 laboratori CAD/CAM e altri spazi misti. Ancora: la realizzazione di un’area gestionale per il soggetto operatore CIFLA – Fondazione Flaminia e l’adozione di soluzioni avanzate per l’efficientamento energetico, tra cui un nuovo impianto fotovoltaico e interventi sull’impianto di climatizzazione.
Un progetto da 1,34 milioni di euro
L’intervento complessivo, dal valore di oltre 1,34 milioni di euro, beneficia di un contributo regionale di 1.078.571 euro, co-finanziato dal Comune di Faenza con 269.642 euro, oltre a risorse aggiuntive di 250.000 euro stanziate per lavori essenziali per il complessivo miglioramento di quei luoghi di lavoro.
L’obiettivo del progetto è quello di aumentare la possibilità di crescita nell’ambito della ricerca e della formazione di chi usufruisce di questi luoghi, Romagna Tech, Università di Chimica dei materiali, il Master MACOF e il Corso IFTS, per ampliare le loro attività.
Negli ultimi tre anni le diverse azioni messe in campo hanno aumentato in modo importante il numero degli studenti che in quegli spazi si formano.
Andrea Fabbri (vicesindaco di Faenza): “Investimento strategico per il nostro territorio, volto a consolidare l’attrattività di Faenza”
“Questo progetto -spiega il vicesindaco Andrea Fabbri– rappresenta un investimento strategico per il nostro territorio, volto a migliorare la capacità operativa del Tecnopolo e a sostenere le imprese e i ricercatori che vi operano. Il potenziamento delle infrastrutture e l’efficientamento energetico sono azioni cruciali per consolidare la competitività e l’attrattività di Faenza come centro di eccellenza scientifica e tecnologica. I nuovi locali saranno il primo embrione del laboratorio congiunto nel quale troverà spazio anche il C-Hub, il primo Hub interamente dedicato alla progettazione e realizzazione dei materiali ceramici, compositi e del manufacturing avanzato”.
Entro l’estate 2025 il via ai lavori
L’intervento si inserisce nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2024-2026 del Comune di Faenza e si avvale di una convenzione con la Regione Emilia-Romagna, che disciplina gli impegni delle parti e le modalità di erogazione dei contributi.
L’approvazione del progetto di fattibilità rappresenta un primo ma fondamentale traguardo: un ulteriore passo verso la realizzazione concreta di un’infrastruttura all’avanguardia, capace di rispondere alle sfide della ricerca e dell’innovazione del futuro. Obiettivo è quello di vedere partire il cantiere entro l’estate 2025.