È ufficiale: a partire dal 1 novembre prende vita Zerocerchio, una cooperativa sociale nata dalla fusione di due storiche realtà del territorio, Zerocento di Faenza e Il Cerchio di Ravenna.
Con un totale di oltre 1.200 soci e dipendenti e un fatturato previsto per il 2025 di circa 38 milioni di euro, Zerocerchio si prefigge di rafforzare il proprio impegno nei confronti della comunità, offrendo servizi e supporto di qualità e continuando a sostenere l’occupazione nel settore sociale.
La nuova cooperativa nasce per creare una struttura più solida, capace di rispondere in modo efficace alle esigenze di un territorio che da sempre ha rappresentato un punto di riferimento per entrambe le cooperative, non solo per la presenza capillare dei loro servizi, ma anche per le profonde relazioni costruite negli anni con enti locali, famiglie e istituzioni.
L’unione tra Zerocento e Il Cerchio non è solo una fusione aziendale, ma l’inizio di una nuova fase di crescita e condivisione per tutta la comunità della provincia di Ravenna.
Il presidente di Zerocerchio, Stefano Damiani, racconta con emozione l’importanza di questo traguardo: “È un grande orgoglio per me vedere concretizzarsi un percorso iniziato molti anni fa, un progetto condiviso che ha trovato compimento in questi ultimi mesi.
Questa fusione è nata dalla volontà di consolidare la nostra presenza in un territorio a cui siamo profondamente legati, un legame costruito in più di trent’anni di lavoro al fianco dei nostri soci, delle amministrazioni locali e delle tante famiglie che hanno riposto in noi la loro fiducia.
Il nostro obiettivo è di costruire una cooperativa ancora più forte e coesa, che possa continuare a rappresentare un punto di riferimento per il nostro territorio.”
Francesca Travaglini, vicepresidente di Zerocerchio, sottolinea il ruolo cruciale del lavoro di squadra nel raggiungimento di questo obiettivo: “La creazione di Zerocerchio è stata possibile grazie a un’importante fase di condivisione e confronto, che ha coinvolto in primo luogo i consigli di amministrazione di entrambe le cooperative, per poi estendersi a tutte le nostre socie e i nostri soci.
Il percorso che abbiamo intrapreso non si esaurisce con la nascita di Zerocerchio; continueremo a lavorare insieme nei prossimi mesi per consolidare e co-costruire un’identità comune e per garantire ai nostri soci un ruolo attivo e partecipativo nel futuro della cooperativa.”
Il direttore di Zerocerchio, Michele Babini, illustra le prospettive future attraverso l’illustrazione di un piano pluriennale che guarda alla crescita e alla stabilità: “Abbiamo sviluppato un piano strategico che mira a consolidare e sviluppare la presenza di Zerocerchio sul territorio.
I prossimi anni saranno anni di consolidamento e di sviluppo aziendale in tutte le aree del welfare anche grazie alle preziose collaborazioni con gli storici partner cooperativi.
Come Zerocerchio intendiamo garantire la piena occupazione e costruire condizioni di lavoro adeguate per il nostro personale.
In questo modo, vogliamo sostenere al massimo l’impegno quotidiano dei nostri colleghi e delle nostre colleghe, che svolgono un lavoro di cura di crescente complessità nei servizi che gestiamo. La nostra ambizione è di rafforzare il ruolo della cooperativa come protagonista nel welfare locale, rispondendo in modo sempre più efficace ai bisogni della comunità.”
“La nascita di Zerocerchio — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — dimostra la capacità delle cooperative sociali romagnole di innovarsi, mantenendo sempre al centro la comunità e le persone.
È un esempio virtuoso che contribuisce a rafforzare le fondamenta della cooperazione sociale in Romagna, per continuare a rispondere in maniera efficace ai bisogni del territorio e a rafforzare l’occupazione”.
Nel settore dell’infanzia, dove le due cooperative hanno collaborato per oltre vent’anni, la fusione rappresenta il naturale compimento di un percorso di sinergia e collaborazione.
Linda Errani, direttrice dell’Unità Complessa Area Infanzia di Zerocerchio, racconta con soddisfazione: “Questo passaggio segna l’evoluzione di una partnership che nel settore dei servizi all’infanzia si è consolidata negli anni e che oggi trova una nuova dimensione con Zerocerchio.
Credo che sia una grande opportunità per continuare ad investire sui temi dell’innovazione dei servizi alla prima infanzia che sono sempre stati uno dei tratti distintivi.”
Per il primo anno, la nuova cooperativa sarà guidata da un Consiglio di Amministrazione che include i membri dei due precedenti consigli, e la direzione sarà composta da referenti e responsabili provenienti da entrambe le realtà.
Questo organo direttivo rappresenta l’impegno comune a dare continuità alla missione e ai valori che da sempre caratterizzano le due cooperative, assicurando una transizione armoniosa e una governance inclusiva.
Zerocerchio nasce con una visione inclusiva e orientata alla crescita, pronta a consolidare il proprio ruolo all’interno della provincia di Ravenna e a rappresentare un punto di riferimento per il settore sociale.