La Giornata del Ringraziamento provinciale ha offerto un’occasione per riflettere sull’importanza del cibo sostenibile come risposta alle sfide ambientali e sociali, in un territorio colpito da gravi eventi alluvionali
Una giornata di fede e impegno comunitario
Il cibo come cultura del bene collettivo e come vettore di sinergie tra il mondo agricolo, quello del sociale e della salute.
Questo il tema al centro del talk promosso domenica scorsa da Coldiretti Ravenna, Campagna Amica-Terranostra ed Epaca nell’ambito delle celebrazioni della Giornata del Ringraziamento provinciale, tradizionale momento di riflessione che coincide con la chiusura dell’annata agraria e l’avvio dei nuovi lavori di campagna per la stagione a venire.
La giornata, celebrata a Bagnacavallo e apertasi con la funzione religiosa officiata da Don Ugo Facchini, arciprete di Bagnacavallo e da Don Giovanni Samorì, parroco di Traversare e Boncellino, ha rimarcato l’impegno che anima da sempre Coldiretti, ossia quello di sostenere i valori della comunità e dell’agricoltura in ogni angolo della provincia, un impegno avvertito ancora in maniera più profonda dopo questi due anni segnati dagli eventi alluvionali.
“La scelta di dedicare l’appuntamento annuale al cibo sostenibile, tema importante e decisivo anche in un’ottica di contrasto al cambiamento climatico e di celebrarla nel comune di Bagnacavallo – ha detto il presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte – non è casuale, ma nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione su un territorio pesantemente colpito dalle alluvioni e di approfondire anche i piccoli gesti e le buone pratiche quotidiane che ognuno di noi può mettere in campo in un’ottica di sostenibilità sociale allargata”.
Un talk dedicato al “cibo giusto”
Dopo la funzione presso la Chiesa del Carmine, la mattinata è proseguita alla Sala Oriani dell’Ex Convento di San Francesco con il talk dedicato al tema “Il Cibogiusto: sostenibilità, salute e benessere dal campo alla tavola”.
Tanti i progetti che Coldiretti e Campagna Amica hanno avviato a livello nazionale, dalla battaglia per la trasparenza nel piatto con la promozione della raccolta firme per una legge europea di iniziativa popolare che estenda l’etichettatura obbligatoria su tutti i prodotti e cibi che entrano in Italia, compresi quelli per neonati, battaglia condivisa anche dall’associazione dei Pediatri italiani, alla difesa e valorizzazione della dieta mediterranea, elisir di lunga vita e patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Tanti anche i progetti messi in campo sul territorio provinciale, come i corsi di cucina salutare che i cuochi contadini degli agriturismi di Terranostra Ravenna promuovono in sinergia con i nutrizionisti di Ausl Romagna per veicolare i principi di un’alimentazione sostenibile, rispettosa del sé e dell’ambiente, o le borse di studio per gli alunni dell’Istituto Alberghiero di Riolo Terme che si impegnano nella creazione di merende salutari e, ancora, grazie alla collaborazione con Epaca e IOR, la possibilità offerta a tutti i pazienti oncologici e ai loro familiari di usufruire gratuitamente dei servizi del Patronato Coldiretti.
Al tempo stesso Campagna Amica Ravenna, come illustrato dal Coordinatore Andrea Conti e dalla presidente Agrimercato Alessandra Ravagli, investe nella promozione dell’educazione alimentare nelle scuole con il progetto didattico “Per fare un frutto ci vuole un fiore. Conosciamo l’agricoltura locale, l’origine del cibo e la Dieta Mediterranea” e con la prima ‘gioco-scuola’ di educazione civica-alimentare aperta presso il Mercato coperto di via Canalazzo 59 a Ravenna per far scoprire a bimbi e famiglie, dalla viva voce e dalle mani dell’agricoltore, le micro-filiere agricole e il ‘cammino’ del cibo giusto dal campo alla tavola.
“Le collaborazioni con IOR e Ausl Romagna – ha detto Dalmonte chiudendo il talk – sono fondamentali al fine di dare maggiore visibilità all’importanza del tema del cibo contadino, locale, di stagione e ad origine garantita, e a fare in modo di divulgare tra una platea sempre più ampia i valori fondamentali che sono racchiusi in quello che produciamo e portiamo in tavola, ossia sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e quindi benessere sociale, valori che da sempre stanno a cuore a Coldiretti”.