Sabato 26 ottobre, il Centro Missionari Saveriani di San Pietro in Vincoli ha ospitato il 29° Congresso Provinciale delle ACLI di Ravenna, con un’importante partecipazione e un cambio alla presidenza. Un’occasione di confronto sulle sfide e le prospettive del movimento aclista sul territorio.

Un bilancio tra dati e impegni futuri

Alla presenza di 55 delegati, il Congresso si è aperto con una riflessione sulle difficoltà e i risultati raggiunti negli ultimi anni, definendo al contempo nuove linee d’impegno per le comunità locali. Le ACLI di Ravenna hanno presentato numeri significativi, a dimostrazione del radicamento nel territorio: 16 circoli attivi, 1.991 soci annuali e numerosi iscritti nelle diverse realtà del movimento, come il Centro Turistico ACLI (450 iscritti) e l’Unione Sportiva ACLI (430 iscritti). Sul fronte dei servizi, il CAF ACLI ha assistito oltre 23.500 cittadini a livello provinciale, mentre il Patronato ACLI ha seguito più di 13.000 pratiche.

Gli interventi istituzionali e spirituali

Ad aprire i lavori congressuali è stata Valentina Palli, vicepresidente della Provincia di Ravenna e sindaca di Russi, che ha elogiato l’impegno delle ACLI, in particolare sui temi del lavoro e della sicurezza. La sua riflessione è stata seguita da don Mario Colombo, accompagnatore spirituale, che ha richiamato i valori di pace e la centralità della persona, pilastri essenziali per l’azione sociale delle ACLI.

La relazione di Antonio Nonni e il tema della pace

Nella sua ultima relazione da presidente provinciale, Antonio Nonni ha riflettuto sul tema centrale del Congresso: «In questo tempo di conflitti, divisioni, nazionalismi, odi e contrapposizioni, osare la pace è il servizio culturale e politico più urgente che le ACLI possono offrire». Nonni ha ricordato le sfide del suo mandato e ha ringraziato i collaboratori per il supporto e l’impegno dimostrato.

Documento congressuale e mozioni approvate

Il Congresso ha presentato il Documento congressuale provinciale, articolato in tre parti. La prima parte riafferma i valori ispirati alla dottrina sociale della Chiesa, ribadendo la centralità della persona e della comunità. La seconda offre una panoramica delle ACLI sul territorio, mentre la terza traccia le linee guida per l’azione futura, con particolare attenzione a pace, libertà, giustizia sociale e solidarietà.

Due le mozioni discusse e approvate all’unanimità: la prima, proposta dal Circolo di Lugo, per il rilancio dell’associazione e dei settori specifici; la seconda, dedicata al Giubileo 2025, che le ACLI di Ravenna intendono vivere come occasione di rinnovamento e impegno concreto per la pace e la giustizia sociale.

Nuovo presidente e conclusione dei lavori

In chiusura, il Congresso ha eletto il nuovo Consiglio provinciale e, per acclamazione, ha scelto Giuliano Babini come nuovo presidente delle ACLI provinciali. Nel suo primo intervento, Babini ha espresso gratitudine per la fiducia ricevuta e ha annunciato la prossima convocazione del Consiglio per la formazione della nuova Presidenza provinciale.

Il Congresso delle ACLI di Ravenna si conferma così un momento di fondamentale importanza per il movimento, rinnovando la sua missione sociale e il radicamento nei valori di pace e solidarietà.