Domenica 7 aprile per l’Unità Pastorale di Sant’Agata e Villa San Martino si è aperto il sinodo che si concluderà domenica 14 aprile. Questo appuntamento va a coincidere con al visita pastorale del vescovo monsignor Mario Toso. «Nelle nostre comunità e nelle nostre famiglie, dopo le alluvioni e il terremoto – ha detto il vescovo – è iniziato il tempo di una rinascita che è tanto più efficace perché avviene in modo comunitario, mediante la solidarietà di tutti. Si ricompatta la vita della comunità cristiana, delle associazioni, delle famiglie. La Visita pastorale, che si svolge in questo tempo particolare – ha aggiunto – ha questi scopi: risvegliare l’amore per Gesù Cristo; intensificare l’annuncio della sua Parola di salvezza; accogliere e celebrare il suo sacrificio unico per la nostra salvezza; testimoniare la carità di Cristo che fonda il nostro essere fratelli».
La differenza tra collaborazione e corresponsabilità
Sono seguiti il saluto e l’introduzione del parroco don Claudiu Gherghel che ha presentato le realtà di ogni settore pastorale in entrambe le parrocchie: Annunciare, celebrare e testimoniare la fede. Sono seguiti poi gli interventi di catechisti e persone impegnate a vario titolo nei servizi delle parrocchie che hanno illustrato le attività svolte: catechismo, messe, Vie Crucis, percorso di iniziazione cristiana, adorazione eucaristica, recita del rosario a maggio. Per l’animazione liturgica vengono scelti canti in base alle letture del giorno, mentre l’animazione musicale è guidata in ciascuna parrocchia da un musicista. Ci sono poi iniziative particolari, come l’angolo dei bambini in fondo alla chiesa e la scatola della preghiera . Il vescovo ha sottolineato poi la differenza fra collaborazione e corresponsabilità. «Le famiglie – ha spiegato monsignor Toso – hanno bisogno di essere accolte, seguite, inserite e integrate». Del terzo settore che è quello della “testimonianza” fanno parte, nelle due parrocchie, persone che si occupano della chiesa, degli incontri con le famiglie anche con momenti di convivialità .
A Villa San Martino si impegnano due compagnie, quella di Sant’Antonio (che si occupa anche di S.Agata) e di S. Anna. Il 5 febbraio, si celebra la festa della Patrona sant’Agata e a Villa San Martino, funziona molto bene un mercatino portato avanti dal Circolo Acli. «Leggendo le vostre relazioni, ascoltando i vostri interventi, non ho altro da dirvi se non di continuare nell’annuncio, nella celebrazione, nel vivere la carità di Cristo verso ogni uomo, soprattutto i più piccoli . Questo è l’orientamento e il criterio di verifica di ogni comunità cristiana – ha concluso il vescovo Mario – come stiamo annunciando il Risorto? Come lo stiamo celebrando, soprattutto nell’Eucaristia domenicale? Come lo stiamo servendo nei più piccoli e bisognosi? Quest’unica missione della Chiesa è la risposta concreta a rimanere in Lui».
Armanda Capucci