Giovani studenti e lavoratori che vogliono cercare di cambiare in meglio Faenza. Ecco cos’è l’associazione Fronte Comune, realtà nata nel 2019, con un obiettivo: favorire l’attivismo, confrontarsi sui problemi della città e proporre soluzioni concrete, mettendo sempre al centro il bene comune. «Crediamo sia importante – spiega il socio fondatore Gianluca Baccarini – avere una visione della città in cui si vive e darsi da fare attivamente, per cercare di realizzarla».

L’associazione è nata a Faenza nel 2019

La prima iniziativa che ha impegnato Fronte Comune nel 2019 è stata la somministrazione di un questionario agli utenti della Biblioteca Manfrediana «per comprendere – continua Baccarini – come migliorare il servizio di un’istituzione culturale fondamentale per Faenza. Dai questionari è emerso che agli studenti sarebbe piaciuto avere aule aperte più a lungo e siamo soddisfatti perché ora la riflessione sta andando in questa direzione, con l’idea di ampliare l’orario di apertura almeno di una sala a piano terra». Nemmeno il Covid ha fermato Fronte Comune che durante la pandemia, periodo difficile per tutto l’associazionismo, ha continuato la propria attività online riuscendo anche a prendere parte al progetto Liberi Dentro – Eduradio, che aveva come obiettivo la produzione di contenuti audiovisivi che venivano poi fruiti dai detenuti, in un’ottica di reinserimento.

L’impegno in vista delle elezioni europee

L’associazione ha continuato a crescere e sono tanti i progetti su cui si sta impegnando in questo 2024, partendo sempre dalla città, ma con un occhio al contesto internazionale. «Sicuramente uno dei temi centrali di quest’anno sarà l’Europa, in vista anche delle elezioni del prossimo giugno – dice Baccarini -. Come associazione crediamo molto nell’Europa unita, indispensabile per costruire la pace, ma pensiamo sia importante che l’Europa riveda i propri valori, mettendo al centro solidarietà e giustizia sociale. Per questo saremo presenti all’European Youth Event, in programma a Forlì».

Tra le idee: una cittadella universitaria tra la chiesa dei Servi e Case Manfredi

Post alluvione, sono sempre più centrali i temi della rigenerazione e democrazia urbana, già cari a Fronte Comune fin dalla sua fondazione. «Su questi temi continueremo a impegnarci – spiega Baccarini -. Vogliamo incidere sulla città, che è in una fase cruciale, con tante idee. Da anni ci stiamo battendo per la realizzazione di una cittadella universitaria, nell’area compresa tra la chiesa dei Servi e Case Manfredi. In questo modo potremmo salvare un’area importante della città, ora abbandonata e far crescere anche la Biblioteca. In Borgo invece, all’interno di uno spazio compreso tra la chiesa della Commenda e il chiostro della Magione vorremmo far nascere delle aule studio, aperte a studenti del quartiere e della città. Inoltre abbiamo un gruppo di lavoro che si sta occupando di riprogettazione delle aree verdi, a partire dal Parco Azzurro, in Borgo. Vogliamo fare in modo che sia uno spazio vissuto dalla comunità e non abbandonato».

Baccarini: “La città è dei cittadini che la abitano”

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Si tratta di temi che si intrecciano con il Piano urbanistico generale, in fase di redazione e su cui «stiamo intervenendo, con considerazioni e indicazioni» e con il diritto alla casa visto che «in questo momento – commenta Baccarini, acquistare un immobile sta diventando molto difficile anche per chi ha un reddito. La città è dei cittadini che la abitano, per questo il tema dell’abitare è assolutamente centrale, anche per la nostra associazione. Servono soluzioni innovative per rispondere ai bisogni abitativi».

Un altro tema su cui Fronte Comune è impegnato, fin dalla sua nascita, è l’energia. «Abbiamo scritto un manifesto – prosegue Baccarini – per la transizione energetica, con l’idea di fondo che l’energia debba essere un bene comune come l’acqua e siamo sempre stati sensibili alla creazione delle Comunità Energetiche, strumento importante per essere più resilienti di fronte agli shock energetici».

Fronte Comune ha inaugurato da poco la sede operativa

Venticinque i soci di Fronte Comune, tutti di età compresa tra i 20 e i 35 anni, anche se su determinati progetti le persone coinvolte sono anche di più. Il 2024 per l’associazione ha portato anche una gradita novità: è stata infatti inaugurata la prima sede operativa, in via Fornarina 12. «Le nostre attività – conclude Baccarini – sono aperte a chiunque fosse interessato, siamo un’associazione inclusiva e tramite i social diamo la possibilità a tutti di tesserarsi e partecipare alla costruzione di una città migliore».

Samuele Bondi