È rientrata dalla Cina la delegazione di AiCC – Associazione italiana Città della Ceramica, guidata dal vicepresidente vicario Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino (FI) – in rappresentanza del presidente Massimo Isola, sindaco di Faenza – e da Luca Rebellato, sindaco di Nove (VI), coordinata dal direttore AiCC Giuseppe Olmetie con la partecipazione di Tamara Ermini, vicepresidente di Firenze Fiera e delegata CNA, Francesco Belligerante, coordinatore di Mediterraneo Arte e Giovanni Mirulla, presidente ICMEA (International Ceramic Magazine Editors Association).
La delegazione, accompagnata nel corso dei dieci giorni di missione dal senatore cinese Zhu “Giuseppe” Yuhuan in rappresentanza del Chinese People’s Association for Friendship with Foreign Countries – CPAFFC, ha svolto un denso programma di incontri.
Un primo di questi – il 18 marzo – ha avuto luogo nella città di Fuping con i titolari del Fuping Pottery Art Village, assieme ai quali si è concordata la ripartenza del “Progetto Italia-Cina” e la ripresa, entro il prossimo autunno, delle qualificate residenze artistiche in Cina, iniziate nel 2019 e interrotte a causa dell’emergenza pandemica.
Nelle giornate successive, nella città di Jingdezhen, vera “capitale mondiale della porcellana”, oltre alla visita a decine di aziende produttrici di porcellana, ai musei, agli antichi forni, all’Università di studi ceramici, è stato firmato un accordo tra AiCC e la società pubblico-privata di sviluppo territoriale “Jingdezheng Taobocheng City Expo”, per due nuove iniziative di interscambio tra Italia e Cina.
La Città di Jingdezhen ospiterà infatti workshop di formazione condotti da maestri ceramisti italiani per gruppi di 150 ceramisti, tra studenti e professionisti; il primo di questi è stato portato a termine dal Maestro Elvio Sagnella di San Lorenzello durante la missione di marzo 2024.
La seconda iniziativa consisterà in visite organizzate in Italia, presso le Città socie AiCC, di gruppi di ceramisti cinesi: già a partire dalla primavera 2024 un primo gruppo di 12 ceramisti ed una decina di accompagnatori istituzionali, si recherà in Toscana, per la partecipazione al MIDA – Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze e visite a Firenze, Montelupo Fiorentino e Sesto Fiorentino.
Nel corso della missione sono state discusse e avviate nuove ipotesi di lavoro, ambiziose e di grande rilievo internazionale, quali:
– l’adesione della Cina a “Buongiorno Ceramica”, “la festa diffusa della Ceramica” organizzata in Italia ed altri paesi Europei da AiCC a partire dal 2015, se non addirittura la trasformazione dell’evento in una futura “Giornata Mondiale della Ceramica”.
– la nascita di una “Associazione Cinese delle Città della Ceramica”, ipotesi fortemente discussa non solo con i rappresentati di Jingdezhen e Fuping, ma anche con i rappresentanti delle città e province di Foshan, Tangshan e Pindinshan.
Oltre agli incontri previsti e già organizzati con il Jingdezhen City Expo e l’amministrazione Comunale di Jingdezhen, è stata organizzata, assieme alla Chinese People’s Association for Friendship with Foreign Countries, una giornata intitolata “La ceramica come dialogo fra le culture”, la quale ha visto la partecipazione dei vertici istituzionali di diverse regioni della Cina ed alla quale ha partecipato, su delega dell’Ambasciata Italiana a Pechino, il vice console Giorgio Daviddi: nel corso della giornata, insieme al Console è stata discussa una proposta di AiCC di realizzare un progetto di respiro nazionale – in occasione dell’anniversario della morte di Marco Polo (1324) e del gesuita di Caltagirone Nicolò Longobardo (1654) – che veda protagonista la ceramica come modalità di conoscenza e diffusione di cultura ed amicizia fra i popoli.
“Una missione straordinaria per la quantità e qualità di relazioni, confermate o avviate ex novo– ha commentato il capodelegazione Paolo Masetti, vicepresidente vicario AiCC e sindaco di Montelupo Fiorentino – ma soprattutto per il clima di fiducia ed amicizia che si è instaurato in ogni occasione.
La Cina si conferma un paese davvero sorprendente, forte di una cultura millenaria e dell’altissimo livello economico e produttivo della ceramica artistica in contesti per noi sconvolgenti: una città di 1 milione di abitanti è considerata “piccola”, un’università di studi ceramici con più di 20.000 studenti, è considerata normale, ma nonostante tali differenze è enorme l’apprezzamento per la ceramica artistica italiana così come l’amicizia nei confronti del nostro paese.
Sulla scia del grande Marco Polo abbiamo creato una rete di relazioni che consentirà di strutturare ulteriori progetti per la valorizzazione e la condivisione dei nostri saperi. Certo non potremo farlo da soli, avremo necessariamente bisogno di supporto dai vari livelli istituzionali che non dovranno mancare se davvero teniamo tutti al futuro della nostra ceramica artistica”.