In un incontro tra il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il vice-presidente regionale Irene Priolo, il presidente della Provincia e sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, diversi sindaci del territorio ravennate e rappresentanti delle associazioni e delle imprese, avvenuto questa mattina nella Sala Nullo Baldini della Provincia, è stato fatto il punto della situazione sulla ricostruzione post alluvione, gli interventi già completati e quelli ancora da completare.
Un incontro che sarà replicato domani a Forlì, con le parti in causa di quel territorio, e poi si estenderà la prossima settimana con due appuntamenti con il commissario Figliuolo: il 21 a Brisighella e il 22 a Bologna. “In quella sede presenteremo al commissario tutte le proposte he abbiamo condiviso oggi – spiega Bonaccini – per modificare e semplificare le norme e rendere più veloci le procedure per chiedere rimborsi da parte dei privati e delle imprese. E torneremo a chiedere con forza che nei rimborsi vengano inseriti anche i beni mobili: non è possibile che chi ha perso tutto nelle proprie case non possa ancora chiedere un risarcimento”.
“A Bologna, il prossimo 22, diremo chiaramente a Figliuolo che il bilancio sugli indennizzi è assai negativo – aggiunge, senza mezzi termini, de Pascale -. Chiederemo a gran voce che si proceda con i piani speciali, garanzie che venga elaborato un piano strategico pluriennale che metta al sicuro l’intero territorio romagnolo. E’ anti-statisitico che in futuro possano esondare 23 fiumi insieme come è accaduto nel maggio scorso ma è statistica che un fiume possa esondare in futuro. Vogliamo che i danni vengano rimborsati ma anche che il territorio venga messo in sicurezza. Il commissario ha tre compiti fondamentali da svolgere: garantire gli indennizzi, attuare le procedure per ripristinare le opere pubbliche e elaborare piani a medio-lungo termine”.
Dai 23 fiumi, ha ricordato la vicepresidente Priolo, è esondato un volume stimato di circa 350 milioni di metri cubi (pari alla capienza di 11 dighe di Ridracoli), che ha provocato allagamenti in pianura su circa 540 chilometri quadrati di territorio.
Per quanto riguarda il rimborso dei beni mobili, de Pascale ha poi sottolineato che “serve una legge, che non dipende dal commissario Figliuolo ma dal Governo. Ma parliamo di un Governo che da molti mesi non incontra e non parla con gli amministratori del territorio”.
Massimo Montanari