Domenica 17 Marzo un momento speciale di preghiera e riflessione su padre Daniele Badiali. Inizierà alle 15 alla chiesa di San Marco a Faenza con la celebrazione della santa messa presieduta da padre Emanuele Lanfranchi.

Chi era padre Daniele

Padre Daniele Badiali nacque a Ronco di Faenza da una famiglia di agricoltori. Ha frequentato l’istituto agrario Persolino di Faenza, dopodiché Iniziò la sua attività a favore dei poveri sin da adolescente. Partecipò alle operazioni di aiuto alle popolazioni dei terremoti del Friuli. Dopo il servizio civile, visse per due anni sulla Sierra Andalina peruviana poi, collaborando con il parroco locale, si accese in lui il desiderio di donare la vita ai poveri e agli affamati di quella terra diventando sacerdote.

Rientrato in Italia, fu consacrato sacerdote, nell’estate del 1991 fu inviato come missionario dalla diocesi di Faenza-Modigliana come parroco di San Luís, sulle Ande peruviane. Visse in quella parrocchia sei anni di intensa attività pastorale, aiutando la popolazione sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista religioso.

Padre Daniele aveva imparato a suonare la chitarra fin da ragazzo e amava portare la sua testimonianza anche con la musica. Infatti ha lasciato un ricco repertorio di musica religiosa, con canti scritti e musicati da lui, sia in italiano sia in spagnolo.

Domenica 16 marzo 1997 mentre ritornava in parrocchia dopo aver celebrato in uno dei villaggi più lontani, un bandito fermò la jeep su cui viaggiava insieme ad alcuni volontari. Il malvivente voleva rapire un italiano per ottenerne un riscatto padre Daniele si consegnò volontariamente ai rapitori al posto di una giovane donna. Fu trovato morto da una bambina del luogo due giorni dopo, ucciso da un colpo di pistola alla testa, probabilmente perché aveva riconosciuto i rapitori.

Una grandissima quantità di persone parteciparono ai funerali, sia in Perù che in Italia. Il corpo è tumulato nel cimitero di Ronco.