Stem, educazione all’aperto e bilinguismo: queste alcune delle ricette proposte dalla scuola Marri-S.Umiltà di Faenza per la fascia infanzia, quella che va dai 0 ai 6 anni, e che i dati dicono essere un periodo essenziale nella crescita dei più piccoli per il loro futuro. Giorgia Samorini, coordinatrice pedagogica della scuola dell’infanzia, delinea la proposta dell’istituto faentino paritario per i più piccoli. «Il rapporto Save the Children 2022 scuote il dibattito sulla povertà educativa in Italia, svelando dati allarmanti. Le cifre parlano chiaro: il 67,6% dei minori sotto i 17 anni non ha mai sperimentato un teatro, il 62,8% non ha mai visitato un sito archeologico, e il 49,9% non ha varcato la soglia di un museo. Questi numeri, insieme al fatto che solo il 13,5% dei bambini sotto i tre anni ha avuto accesso a un asilo nido, lanciano un grido d’allarme sull’educazione infantile in Italia facendo emergere la necessità di contrastare fin dall’infanzia la povertà educativa, una condizione definita come la privazione delle opportunità di apprendere e sviluppare capacità».
I progetti innovativi della scuola dell’Infanzia di Sant’Umiltà presentati dalla pedagogista Giorgia Samorini
Oltre a proposte come le attività Stem (acronimo inglese per science, technology, engineering and mathematics), il bilinguismo fin da piccoli, la scuola promuove un dialogo costante con le famiglie. «Crediamo che dialogo sia sinonimo di continuità educativa, poiché la scuola non è composta solo da bambini e insegnanti, ma da una comunità educante – aggiunge Samorini -. Il servizio nella scuola dell’infanzia oggi deve essere flessibile e orientato verso le mutevoli esigenze delle famiglie, promuovendo scelte educative condivise e un intento comune. La nostra alleanza educativa con loro si manifesta attraverso riunioni, colloqui individuali e serate di partecipazione e formazione. Questi momenti favoriscono lo scambio di idee, la condivisione di un percorso educativo coeso e rendono i genitori protagonisti attivi della vita scolastica. Agli open day che abbiamo organizzato in vista delle iscrizioni del prossimo anno, abbiamo raccontato ai genitori che l’utilizzo di strumenti pedagogici innovativi e il legame con le famiglie non solo favoriscono l’apprendimento, ma sviluppano anche le competenze dei cittadini del futuro, ecco perché mettiamo molte energie in queste attività. Inoltre, la nostra scuola promuove la formazione globale della persona, dove i bambini sono accolti e educati in un ambiente coeso e familiare, imparando il rispetto reciproco, delle proprie emozioni e della comunità».