Domenica 8 ottobre Giovanni Zama ha festeggiato il suo centesimo compleanno. Per lui la sua grande famiglia ha organizzato un pranzo nel circolo Anspi della chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena.
Giovanni Zama, classe 1923, arruolato nel Regio Esercito e destinato in Liguria riuscì a scampare alla guerra dopo essere stato riformato. Nell’inverno del 1944, era tornato nella sul casa di origine, nella parrocchia di Basiago, dove aiutava nei campi la sua famiglia e durante l’inverno del 1944, proprio dalla zona della prima campagna manfreda, è stato testimone dei cento bombardamenti sulla città di Faenza con l’esercito tedesco in fuga.
Nel 1951, sposò Giovanni la signora Maria, oggi 94enne, e dal matrimonio nacquero ben otto figli: Romano, Rita, Savio, Irene, Paola, Maura, Chiara ed Emanuele.
Giovanni Zama iniziò quindi il suo lavoro per la ‘banchina’ la Cassa Rurale e Artigiana, diventando, responsabile della rimessa e autista di Giovanni dalle Fabbriche, presidente della Cassa Rurale e Artigiana di Faenza, oggi diventata La Bcc.
Giovanni Zama, ancora molto presente e attivo, oggi vive con la moglie, la signora Maria; entrambi sono accuditi dagli otto figli.
Per la festa del secolo di vita la grande famiglia Zama è riuscita a mettere a tavola ben quattro generazioni: oltre agli otto figli anche i 14 nipoti e i 10 pronipoti. Tra le nipoti anche una delle bandiere del basket nazionale, la cestista Simona Ballardini.
Alla parrocchia di Santa Maria Maddalena è intervenuto anche il primo cittadino, Massimo Isola, che ha portato alla Famiglia Zama e a Giovanni gli auguri di tutta la città.
Il sindaco ha ascoltato i racconti di Giovanni e dopo la foto di rito ha poi consegnato al festeggiato una ristampa anastatica delle litografie del pittore Romolo Liverani.